Subject: Loggos

MATTINATA

Costumi secchi di sole e asciugamani impastati di sale schioccano sotto i colpi del maestrale che per tutta la notte ha scompigliato i rami degli ulivi.

Ilgeranio rosso si piega paziente e resiste protetto dal muro secco di pietra grigia del terrazzino che guarda il mare.

I colori sono vividi e duri nella luce della mattinata d'estate e l'aria, dopo giorni finalmente fresca,

invita al breve tragitto verso il paese a comprar frutta e pane fresco.

A quest'ora perfino l'asfalto della strada si lascia calpestare gentile senza ancora coprire col suo alito gommoso il sapore del verde mediterraneo che comincia a farsi pungente.

Dall’alto della piccola roccia che divide la casa dal porticciolo si vede mare fino alla terraferma greca,

tanti mari blu e verde screziati traforati dal fresco primo piano dei cipressi e dei pini.

Qui sotto le grosse onde compongono un  arco che rotola lento verso gli scogli

ma più in là in mezzo al canale centinaia di creste bianche si rincorrono disordinate,

spettinate, spintonate dal vento che promette superbo di giocare con loro fino a tardi nel pomeriggio.

Questo posto e questo mare danno al mattino un prolungato incanto

che accoglie le case ombreggiate degli isolani e i motorini dei villeggianti

in una comune consapevolezza del bello prima che le taverne indifferenti

spargano gli odori del prossimo pranzo.

Loggos, 10 luglio 2000.

Bruno Bonsignore