IGOUMENITSA - GIUGNO 2008Le navi dall'Italia attraccano, per la maggior parte,
nel porto nuovo. Un cartello indica due chiometri dalla città.
E' la distanza che si percorre passando per la nuova bretella che passa
all'esterno per inserirsi poi nel tratto a nord, che in pochi chilometri
raggiunge il confine albanese. La maggior parte dei camion che scendono
dalle navi prendono questa strada. Il traffico merci verso l'Epiro è
limitato. La maggior parte dei camionisti, che trasportano in Grecia,
preferiscono sbarcare a Patrasso.
Il Porto nuovo è dotato di una moderna struttura con aria condizionata, nella quale c'è il bar, il self service ristorante, i giornali e gli uffici di tutte le compagnie. Il chek in conviene farlo qui, in qualsiasi momento prima della partenza, evitando gli uffici esterni che si trovano di fronte al porto.
Il Porto vecchio invece si trova nel lungo mare di fronte al centro di Igoumenitsa. Il traghetto per Corfù parte solitamente in coincidenza con l'arrivo delle navi da Ancona da un molo abbastanza comodo da raggiungere, fra il porto vecchio e quello nuovo. La città di Igoumenitsa è piacevole
per trascorrere qualche ora in attesa del traghetto per l'Italia. Se
si arriva troppo presto si può camminare sul lungo mare dopo
il porto vecchio, dove gli abitanti di Igoumenitsa vanno a pescare o
praticare la corsa o semplicemente a passeggiare. Se fa molto caldo
si può fare un bagno in mare. Il Centro cittadino, in parte escluso
al traffico è abbastanza interessante. Nella via pedonabile ci
sono negozi di vario genere, market, bar con i tavoli e gli ombrelloni
sulla strada e un discreto passeggio, specialmente nelle ore serali.
Ci sono due forni nella via principale, entrambi con buoni prodotti.
Si possono comprare dolci per la colazione e andare a consumarli in
un bar senza pericolo di far brutta figura, perchè così
fan tutti, visto che i bar non offrono paste.
Infine un consiglio. Non seguite il nostro esempio. Per timore del "non si sa mai", siamo giunti in città 5 ore prima della partenza della nave. Sono troppe. Se venite da sud conviene fermarsi per una sosta pomeridiana nella spledida cittadina di Parga, 30 chilometri prima di Igoumenitsa. In ogni modo non ce ne vogliate se, seguendo il nostro consiglio, capita il "non si sa mai". PARGANel giugno 2008, al diavolo il "non si sa mai",
abbiamo visitato Parga. Era esattamene il sei del mese di giugno e la
spiaggia del paese era piena, come pure era quasi pieno il porto. Figuriamoci
cosa sarà Parga in alta stagione, abbiamo pensato. Non siamo
saliti al Kastro, faceva troppo caldo, 35 gradi e c'era molta afa. Le
viuzze che salgono dal mare per raggiungere il centro vecchio non erano
affollate, ma un numero incredibile di negozi di souvenir, di abbigliamento
mare e di qualsiasi altro genere che avesse a a che fare con il turismo,
aveva già aperto i battenti. Merci di ogni tipo e genere al prezzo
più economico, a cominciare dalle cinture di pelle a tre euro.
Ed un'altra piacevole divagazione pochi chilometri prima di raggiunger Igoumenitsa: una bella cicogna che aveva costruito il suo nido sopra un palo del telefono.
Alberto
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