Nysiros
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Lisola ha una superficie di 41 kmq e la sua larghezza
massima raggiunge 8 chilometri. E formata da un unico rilievo,
il cono vulcanico. La cima più alta è il monte Diavatis
a quota 698, proprio sopra il cono del vulcano. I 938 abitanti (censimento
2001) dellisola non vivono solo di turismo. La pesca, l'allevamento
del bestiame e l'estrazione di minerali garantiscono una buona parte
d'occupazione. Poi c'è lagricoltura e la pastorizia. Si
sta cercando di promuovere quella che era considerata una delle maggiori
attività del passato: le acque termali. E' stato costruito un
piccolo stabilimento accanto a quello vecchio a Loutra e si pensa di
riattivare quello di Pali.
Dov'è ?
|
E situata fra Kos e Tilos, a circa 15 chilometri di distanza da
entrambe. Dal Pireo dista 202 m.m. Frequenti sono i collegamenti con
Kos e Rodi, basi di partenza per raggiungere lisola. Pochi i collegamenti
con Tilos, una volta la settimana con uno dei piccoli traghetti che
fanno la spola con Kardamena. Da Kos per Kardamena parte sempre l'Agios
Kostantinos. Tempo di percorrenza poco più di un'ora. In genere
la partenza è alle 7 del mattino. Mezz'ora dopo parte l'altro
traghetto più grande e più recente, la Panaghia Spiliani
che per raggiungere Kos capoluogo impiega due ore. La nave per Rodi
( impiega 4 ore e 30) passa una, due volte la settimana. Una o due volte
la settimana c'è un collegamento di aliscafo per Rodi (passando
per Tilos). Per raggiungere Rodi negli altri giorni è d'obbligo
passare per Kos capoluogo. Si arriva alle 9e 30 con la Panaghia Spiliani
e si deve aspettare fino al tardo pomeriggio. Tempo di percorrenza da
Kos a Rosi circa due ore. Dal Pireo il traghetto impiega 15 ore circa
con corse (una, due volte la settimana). Orari: www.gtp.gr
Gli aeroporti più vicini sono quelli di Kos e Rodi.
Mastichari, il piccolo porto nella costa ovest di Kos, è
collegato quotidianamente con Kalimnos. Il biglietto (3,50 euro a persona)
si può fare direttamente sul piccolo traghetto veloce che impiega
meno di un'ora per raggiungere la meta. Kardamena invece è
il porto di partenza più usato per l'isola di Nysiros. Un altro
piccolo traghetto impiega circa un'ora per raggiungere l'isola del vulcano
(costo 11 euro a persona, biglietto sulla nave). Queste due imbarcazioni
sono private ed escluse dal giro delle agenzie di Kos capoluogo nelle
quale non riceverete alcuna informazione. Per informazioni sugli orari
dovrete rivolgervi all'Ufficio Turistico o alla Capitaneria di Porto
di Kos. La frequenza è giornaliera. Chi arriva da Kalimnos per
raggiungere Nysiros può tentare di evitare il soggiorno a Kos.
Da Mastichari a Kardamena un taxi può impiegare da 10 minuti
a un quarto d'ora secondo il traffico. Conviene farsi lasciare all'ingresso
del porto all'inizio della zona pedonale di Kardamena per evitare il
lungo aggiramento necessario per arrivare in auto sulla banchina. Il
tempo è risicato, ma noi ce l'abbiamo fatta... per un pelo.
Claudio Paoloni settembre 2013
Il traghetto per Kardamena parte il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato
alle 7,30 La stessa nave va direttamente a Kos città il martedì, giovedì
e domenica stessa ora; il sabato alle 9,45
Piacerà a.. , non piacerà a
(commento
sintetico)
Sebbene nellisola vi sia una buona disponibilità
di alloggi, sono pochi coloro che si fermano a lungo. La maggior parte
dei viaggiatori visita la zona del vulcano e poi riparte. Sono organizzate
escursioni giornaliere da Kos e anche da Rodi. Il limite maggiore dellisola
è la mancanza di belle spiagge. Le uniche decenti sono nella
zona di Pali. In stagione viene organizzato un servizio di caicchi per
raggiungere le spiagge sabbiose dellisola di Iali e di SantAntonio.
Nissiros piacerà alle persone che cercano tranquillità
e che amano passeggiare in un ambiente spettacolare. Vi sono parecchie
possibilità di escursione che permettono di visitare la zona
del vulcano e di raggiungere monasteri e località interessanti.
Per gli altri non rimane che una visita "mordi e fuggi". Non
è certo adatta agli amanti del mare e spiaggia, a meno di accontentarsi
della spiaggia di Pali. Da qui, se si aggiunge una piccola dose di scomodità,
vale a dire una passeggiata lungo mare di circa un'ora e un quarto,
si raggiunge il Kolossal dell'isola, la magnifica spiaggia di dune di
Pachia Amos. Scomodità che si riduce del 90% con l'uso di un
motorino e del 50% prendendo una bici a noleggio.
Il cratere |
Mucche al pascolo nel cratere |
Ambiente
Lisola nel 1933 è stata devastata da un terremoto
che ha spopolato labitato di Emporio. Pali, il porticciolo di
pescatori, diventato località turistica, si è formato
in quel periodo ed è stato inizialmente abitato dagli abitanti
di Emporio. Oggi questultima località (oltre 900 abitanti
prima del terremoto) è un paese fantasma con le case diroccate
e pochissimi abitanti. Il terreno vulcanico rende lisola abbastanza
fertile.
Lo scarso sviluppo turistico non incide sull'ambiente. Incidono invece
le cave di pomice, ghiaia e sabbia ben sfruttate destinate a lasciare
segni perenni nel paesaggio. Per vedere lo scempio basta osservare l'enorme
cava a metà strada fra Mandraki e Pali.
La zona del vulcano, al contrario, è lasciata in pace e nella
parte verde del grande cono pascolano addirittura le mucche.
L'entroterra offre interessanti altopiani
con pinete e in parte coltivati o dediti all'allevamento di bovini.
Nella macelleria del paese si può comprare la carne dell'isola,
offerta peraltro in parecchi ristoranti.
L'acqua basta nel periodo invernale, in estate scarseggia. Meglio
non berla.
Nysiros gode di un clima particolare, abbastanza secco anche d'inverno,
per questo motivo sono aumentate notevolmente le richieste di case in
affitto per periodi lunghi. A Mandraki c'è un'agenzia che si
occupa di transazioni immobiliari e di affitti per lunghi periodi.
L'isola di Giali dalle mura ciclopiche del Castello |
La cima del Diavatis |
L'isola di Iali, un tempo bellissima, è
stata trasformata in un'enorme cava con le navi che asportano quotidianamente
migliaia di metri cubi di terreno. Non manca molto ad ottenere il risultato
di appiattirla completamente. Nell'isola vivono gli operai della società
incaricata dello sfruttamento.
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
Non un’isola, un piccolo gioiello…. Il turismo continuo, rivolto soprattutto
al vulcano, l’ha salvata da grosse speculazioni ed ha incentivato una
certa salvaguardia. Abbiamo saputo, per esempio, che a Nikia ed in altri
paesi è obbligatorio usare i serramenti in legno.
Luciana Audisio 2004
Segnalo come uniche presenze indesiderate svariati automezzi abbandonati
in giro.
Cultura
La località principale è MANDRAKI,
porto principale e capoluogo dellisola.
Limpatto è piacevole. Il paese, dietro il
porto, è formato da viuzze strette
che avanzano in direzione sud fino allingresso del quartiere medioevale.
Caratteristiche sono le case dai balconi colorati. I negozi sono concentrati
intorno alla piazza maggiore. La strada lungo il mare termina sotto
la Panagia Spiliani (ricca di materiale religioso), allestremità
ovest entro le mura del kastro veneziano del 300. Domina Mandraki e
la spiaggia di Kokla. Si sale in pochi minuti prendendo la stradina
che punta in direzione della chiesa che si trova nelle vicinanze dell'
Hotel Nysiros. Ci sono ancora le vasche pubbliche che erano usate per
lavare la biancheria. A 20 minuti da Mandraki, passando per il quartiere
medioevale, (si sale anche per sentiero) si raggiunge il Paleokastro,
dalle mura ciclopiche di materiale vulcanico, ancora ben conservate.
Sulla scalinata sincontra il Museo del Folclore riempito di oggetti
vari e fotografie. Si può dare unocchiata tanto non costa
nulla. (foto di Gaio a destra). Sempre all'ombra della Spiliani, l'altra
chiesa famosa di Nysiros che vale una visita, la Potamitissa,
la cattedrale di Mandraki fin dal 1937 dedicata alla vergine Maria,
interessanti gli affreschi. La parte lungo mare dell'abitato è
occupata da taverne e bar. Pochi i negozi turistici. Quei pochi che
ci sono espongono souvenir e "roucha" (abiti) femminili da
mare.
Le mura ciclopiche del Kastro valgono una visita e se ne sono accorte
le autorità competenti che ne stanno affrontando un doveroso
restauro. Nel settembre del 2006 i lavori continuavano, si prevede la
fine per il 2007. I monasteri fanno parte della storia dell'isola e
durante le nostre escursioni incontreremo i più interessanti.
Appollaiate sul cratere del vulcano
le località di EMPORIO a causa del terremoto del 33,
è praticamente una città fantasma, nonostante qualcuno
insista ad abitarci. C'è una taverna e una cabina telefonica
nella piccola piazzetta accanto alla chiesa. Abbiamo visto tre ragazzini
prendere il bus per andare a scuola a Mandraki. Ultimamente sono state
ristrutturate alcune abitazioni. "Il balcone di Emporio "
si chiama la taverna. Locale tipico, riparato dal vento e con uno splendido
panorama sul cratere. Vale la pena fare una sosta.
Altrettanto caratteristica e piacevole da visitare NIKIA. I suoi
50 abitanti vivono in piccole case bianche circondate da piccoli giardini.
Dal paesino si parte per la visita al vulcano.
Laltra località dellisola è PALI, con
qualche taverna e pochi alloggi per turisti. C'è una lunga e
sottile spiaggia sabbiosa con tamerici, dietro la strada asfaltata che
prosegue per Pachia Amos. Alla fine della spiaggia una vecchia fabbrica
di laterizi e un fabbricato per le terme, entrambi in disuso. Il posto
è tranquillo, piacevole, carino, adatto ad una vacanza rilassante.
Dovessimo ritornare nell'isola lo sceglieremmo per il soggiorno.
Piazza di Nikia |
Emborios archi |
Claudio Paoloni settembre 2013
Inoltrandosi dal porto verso il centro vale la pena soffermarsi sul
primo spiazzo. La piazzetta ed il relativo monumento sono dedicati ad
una delle vittime dell'attentato alle Twin Towers l' 11 settembre 2001che
era originario dell'isola.
Storia
La leggenda vuole che Posidone abbia staccato un pezzo
dellisola di Kos per scagliarlo contro il gigante Polibote, che
stava nuotando. Fu così travolto da questa enorme roccia che
formò l'isola di Nysiros. La parola Nysiros, deriva da "neo"
(nuoto) e siro (sepolto). Il gigante però, vuole il mito, ribollisse
dalla rabbia con conseguenti conati di lava e sussulti della terra.
Resti di un insediamento arcaico sono stati ritrovati nei pressi della
punta nord occidentale, dove sorgeva la città antica. I dori,
venuti da Rodi, fondarono lisola. Fece parte della Lega Attica
e successivamente passò agli spartani. Del periodo bizantino
si sa poco. Nel 1204 fu occupata dai veneziani e successivamente passò
ai cavalieri di Rodi che assegnavano di volta in volta l'isola a qualche
valoroso cavaliere. Fra questi gli Assanti d'Ischia e i Querini di Astipalea.
Nel 1522 viene conquistata dalla flotta di Solimano il Magnifico. Nel
1823, insieme ad altre isole minori riesce a liberarsi ed a entrare
nell'amministrazione provvisoria della Grecia, ma rientrò sotto
il dominio turco, sebbene con una serie di privilegi. Nel 1912 l'isola
passa agli italiani. L'anno dopo un tentativo di ribellione viene stroncato.
Nel 1943 gli italiani vengono cacciati dagli inglesi che a loro volta
si devono piegare ai tedeschi. Questi rimangono fino all'ottobre del
1944. Qualche giorno dopo nella piazza dell'Anziana con un plebiscito
popolare l'isola viene annessa alla Grecia.
Archeologia
Il Paleokastro con le sue mura ciclopiche (3,5 m di spessore
X 6m daltezza), dorigine vulcanica, risale allepoca
dorica (V secolo a.c).La maggior parte dei reperti archeologi trovati
nell'isola sono nel museo archeologico di Rodi.
Feste
Il 21 giugno ad Ag. Nikitas per il patrono dellisola,
30 giugno a Mandraki, 15 agosto gran festa alla Panagia Spiliani.
Chiara e Matteo Baiardi nel settembre 2011 hanno partecipato al consueto
panighiri di Stavros (13 settembre, festa della Croce) che si svolge
al monastero omonimo che si trova proprio sopra al vulcano.
Servizi
Prefisso telefonico 2242 0
Cabine telefoniche a scheda nel capoluogo.
Servizio bus per Loutra, spiaggia bianca, Pali, Vulcano, Emporio e Nikia
con due bus, uno mini e uno normale. Non si paga il biglietto a Nysiros
Orari bus(settembre): 7-9.30-14.30-17.30-20 - minibus : 10.30-12.30-16.
Il servizio bus è molto comodo. Arrivato a Nikia torna indietro
e ferma in tutte le fermate.
Due taxi a buon mercato, tel. 31460 e 31474. In prossimità del
molo di sbarco (a 50 metri in direzione centro paese) l' agenzia turistica
"Enetiko Travel", tel. 31180, mob. 6944457092, organizza
escursioni e la simpatica Michelle fornisce informazioni per trovare
alloggio. Per gli orari delle navi, i biglietti e l'affitto di motorini
e auto potete rivolgervi all'Agenzia Diakomihalis Ilias (paziente
e gentile) che come l'Enetiko Travel può risultare utile per
trovare alloggio. Si trova nel centro di Mandraki. Telefono 31459 diakomihalis@kos.fothnet.com
Ambulatorio medico, tel. 31217 e una farmacia a Mandraki. Noleggio moto
e biciclette sulla via principale al porto. Cè anche un
ufficio dellOlympic.
Numeri utili:Ufficio Turistico (al porto) tel.31611, Informazioni turistiche
31204, Municipio 31203, Polizia 31201, Autorità Portuale 31222,
Banca del Dodecaneso 48900-1. Terme di Loutra tel.31284.
Claudio Paoloni settembre 2013
Purtroppo è introvabile la accurata cartina dell'isola prodotta da una
coppia di metapodisti tedeschi nel 2004. Manos, il rent a car del porto,
ve la stamperà col suo computer (se è in buona!).
Chiara e Matteo Baiardi settembre 2011
Consigliati dal Sig. Mouras (studios) ci siam rivolti a Yannis
dell’omonimo rent a 10 metri dallo studio. Altra ottima scelta: 35 euro
per praticamente 4 giorni di 80cc e soprattutto un rapporto amichevole
con yannis che ogni sera incontravamo al kafenio ed era felice di bere
una cosa con noi e spiegarci le dinamiche dell’isola. Innanzitutto lui
è il proprietario della P.Spiliani (nave acquistata in Svezia, unica
uscita dalla Grecia del nostro nuovo amico) e ci ha doviziato di particolari
riguardo i problemi avuti a kos. Dopodichè parlando del più e del meno
siamo venuti a sapere che abbastanza stranamente la maggior parte degli
esercizi restano aperti anche d’inverno e che la comunità di nisyros
emigrata in America è 3 volte quella che attualmente vive nell’isola.Ohibò!
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
All’ufficio informazione al porto ci hanno detto che le corriere erano
ferme per un guasto. Non sappiamo se era vero, perché degli italiani
ci hanno confermato che la settimana prima funzionavano perfettamente.
Abbiamo affittato un motorino dalla vulcanica Maria (Manos
ufficio nel porto) una tedesca che ha scelto l’Ellade per vivere (ed
ha fatto bene). € 10,00 al giorno, contrattati.
Diakomikalis (da cui abbiamo acquistato
i biglietti dell’aliscafo) affitta solo auto, mentre quello nella parte
vecchia di Mandraki era sempre chiuso.
Al porto c’è sportello BANCOMAT.
Claudio Paoloni 2004,
Nell'isola viene distribuita gratuitamente una cartina topografica molto
utile ed affidabile per affrontane i numerosi sentieri. La carta é
un omaggio di una coppia di tedeschi che evidentemente sono degli entusiasti
(come noi d'altronde) di questo luogo magnifico e ne conoscono tutti
gli anfratti.
Luciana Audisio 2004
AUTOBUS c'è un autobus gratuito che fa servizio Mandraki - Pali
- Embrorios - Nikia L'orario è affisso alla porta dell'ufficio turistico
sulla piazza del porto dove c'è anche il capolinea. Per andare al vulcano
il taxi costa euro 10,00, i pullman privati 5,00 solo andata, 7,00 andata
e ritorno
Acquisti
Interessante il negozio di fotografia all'ingresso del
paese, espone bellissime foto di Nysiros in bianco e nero.
Dove si dorme
Anna e Alberto settembre 2006
Siamo arrivati a Nysiros il 10 settembre, di sabato
(giorno che sarebbe da evitare per gli spostamenti), convinti che non
ci sarebbero stati problemi per trovare un alloggio. Ed invece abbiamo
incontrato molte difficoltà, soprattutto per trovare una soluzione
decente. Sono da evitare quelle nelle vicinanze del lungomare, affittate
dalle taverne o dai bar - caffè. Stanze fatiscenti, striminzite
e per lo più sporche.
ILIOVASILEMA ROOMS
è il più decente della zona, ma è sempre pieno,
favorito dalla pubblicità della Lonely Planet. Forniamo il numero
telefonico (31159), ma non lo consigliamo. Da evitare, a nostro avviso,
l'HOTEL ROMANTZO , nelle vicinanze del
porto, piuttosto trascurato e con scarsa cura delle pulizie.
L'HOTEL TRIA ADELFIA
(2242 0 31344), direttamente sul porto, 12 camere, la maggior
parte con vista mare, non ci ha fatto una grande impressione, però
era pieno. I prezzi in bassa stagione si aggirano intorno ai 30-35 euro.
L' HOTEL NYSIROS
(2242 0 310527) si trova sotto la Panaghia Spiliani, lo consiglia
Daniele Crotti, ma a noi le camere non sono piaciute, edificio vecchio,
troppo imbucato e con poca vista. E allora dove andare ?
L'HOTEL PROPHYRIS (2242 0 31176 -
), nella parte vecchia della città, prima della Piazza dell'Anziana,
non è male, stanze comode con balcone, frigo e TV e AC e nemmeno
è caro 35 euro BB in settembre. Anche questo era pieno, il sabato
era arrivata una compagnia numerosa di tedeschi da Kos. Ci è
sembrato migliore XENON POLYVOTIS, tel.31011
e 31012, fax 31621, si trova a 200 metri dal porto sulla strada in direzione
Pali. Prezzi per una doppia 33,50 euro in settembre + 6 euro per la
colazione, aumenta di poco in alta stagione (38 euro + 6 in agosto).
Belle stanze con vista mare. L'hotel IPAPANTI
, tel.31185, di cui parla l'Audisio offre buone stanze, si supera
l'Hotel Porfhyris e poco dopo s'incontra il ristorante panorama, la
stradina accanto che sale porta alla struttura. Abbiamo visto le camere
e possono andare, spartane, pulite, non tanto ampie. Idem per il DROSIA,
tel. 31328, nei paraggi. Fin qui sono tutte stanze, quello che noi cercavamo
era uno studio con l'uso cucina. A Mandraki sono pochi e difficili da
trovare. Quella sera ne trovammo uno che poteva andar bene. L'unico
macellaio del paese affitta un modesto bilocale d'una trentina di metri
con un angolo cottura. Decente, ma completamente sfornito e con dei
materassi con le molle che uscivano. Il giorno dopo siamo scappati e
continuando la ricerca abbiamo visitato la parte alta del capoluogo.
Una bella struttura contadina panoramica affittava un paio d'appartamenti
in un posto magico, anche se un po' scomodo. Il proprietario è
lo stesso del rent-car - bike del porto, Karakostantinos MANOS,
naturalmente erano già occupati da tempo. Così per quattro
giorni solo (dopo era prenotato) abbiamo trovato alloggio da SEVASTI
HATZISTEFANI (detto AMERICANI), il soprannome
per distinguerlo dal Sevasti dell' Hotel Ipapanti. La famiglia dispone
di quattro appartamenti in zona tranquilla e centrale nei pressi del
rent bike del paese. Ben forniti, ampi e puliti. Per un bel bilocale
abbiamo contrattato per 30 euro. Tel.31175
Come quasi sempre ci succede abbiamo scoperto le soluzioni migliori
dopo. Da prenotare a occhi chiusi, senza divulgare troppo, SOFIA
ARTOFILIS KARAKOSTANTINOS, quattro appartamenti nuovi, molto
belli, ben arredati e forniti a 30 euro in bassa stagione, non molto
di più in alta, con A.C. Tel. 31649. Il piccolo complesso è
situato nell'estrema zona sud-ovest del paese, sotto la Panaghia Spiliani.
Un'altra
ottima soluzione l'abbiamo trovata l'ultimo giorno di permanenza nell'isola,
a Pali. Anche qui si può prenotare a occhi chiusi. Il
complesso dei MAMMIS APPARTAMENT,
tel. 31453 - fax 31181, è situato all'ingresso del Paese. Immerso
in un bel giardino curato si trova a circa un centinaio di metri dalla
spiaggia di Pali. Gli appartamenti sono spaziosi, forse un po' spartani,
ma puliti e ben forniti e poi c'è il giardino.
Dietro la spiaggia, nella parte centrale, c'è un altro complesso
carino, costruito da poco PALI FRATZIS APPARTMENT,
tel. 31240 cell.6977283122. Non abbiamo visto gli appartamenti. L'unico
albergo del paese è l' HOTEL ELLENIS
tel. 31453. Non abbiamo visto le camere, erano tutte occupate.
Nella foto: panorama di Pali.
A Nikia presso la PENSIONE
COMUNALE (Xenonas Nikion)(tel.02431401)
affitta camere spartane a chi vuole osservare da vicino i movimenti
del vulcano.
Al VOLCANO STUDIOS hanno
dormito nel settembre 2011 Chiara e Matteo Baiardi: "Abbiamo
dormito ai Volcano studios (già
nominati nei report) della stessa proprietà del Romantzo Hotel. 20 euro
al giorno senza ac ben spesi in media/bassa stagione per una piccola
ma deliziosa stanza con bagno, frigo e tv proprio in centro…noi andando
a letto intorno alle 22.30-23 abbiamo sempre dormito bene senza rumori".
Claudio Paoloni settembre 2013
Romantzo non era così male (30 €).
A voler spaccare il capello in quattro è troppo “sulla strada”, ma è
davvero l'unica pecca. Il breakfast, incluso nel prezzo, è in compenso
davvero delizioso. Ma il top sono gli studio (sono probabilmente gli
stessi cui fanno cenno Alberto e Maria 2006) “pieds dans l'eau”, sotto
la Panaghia Spiliani, all'estremità sud di Mandraki. Purtroppo erano
pieni. Prenotazione consigliatissima e obbligatoria. Tel. 6944560211
E' vero, sono i più lontani dal porto, ma i moto taxi provvederanno
al trasporto bagagli.
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
Conviene prenotare in qualsiasi stagione. Il flusso è continuo, stranieri
e nelle fine settimana anche gli abitanti di Rodi. I prezzi non si differenziano
molto tra le varie strutture e tra stagione bassa e alta. Inoltre nell’ora
della siesta e nella tarda mattinata non troverete nessuno.
Siamo finiti all’Hotel Prophiris
pretenzioso e con piscina, € 40,00 richiesti, €37,00 ottenuti, buona
colazione compresa. Le pareti sono sottili, ed i camminatori o i partenti
si alzano presto e si sentono tutti i rumori. La stanza non era grande,
ma pulita.
Ci sono piaciute le stanze dell’hotel Ipapanti,
semplici ma con bella vista. Ottenuti € 33,00 a giugno, ma per pigrizia
non ci siamo spostati. Rivolgersi al ristorante PANORAMA (il tutto già
scritto sul sito). Sulla piazza principale abbiamo visto i Volcano
Studios (tel 22420 31340)…non abbiamo chiesto per non avere
rimpianti. L’hotel Nysiros era in restauro.
Siamo stati tentati di andare a dormire a Pali (come consiglia Alberto).
Abbiamo chiesto in giro ed i proprietari del ristorante
Astradeni (tel. 22420 31061) ci hanno fatto vedere uno studios
semplicemente splendido in una casa giallagialla, verso Loutra, a 50
m dal mare, mobili tradizionali 3 ampie finestre, ampia terrazza sul
tramonto e sul porticciolo. Ci chiedevano €40,00 ma sarebbero stati
ben spesi….la solita pigrizia ci ha trattenuto.
Daniele Crotti agosto-settembre 2005
Suggerisco l’Hotel Nysiros
alla fine del paese di Mandraki (500 mt circa), sotto il Monastero;
contrattate il prezzo della stanza con la signora se vi sembra caro.
L’alberghetto ha il vantaggio di essere in mezzo al paesetto sul mare
e di avere uno stanzone di ingresso con frigo collettivo, ove potere
consumare almeno la colazione.
Luciana Audiso 2004
Per il pernottamento l'insostituibile amico Andrea di Tilos mi ha indicato
l'hotel IPAPANTI del sig. SEVASTI che gestisce
anche la vicina taverna Panorama. Tel. 2242031185. Mi sono trovata bene
perchè è tranquillissimo, vicino al centro storico, dalle finestre si
gode un magnifico panorama; unico neo non da colazione e non c'è il
cucinino. A giugno ho pagato per una doppia euro 25.00
Dove si mangia
Abbiamo provato il FRANZIS RESTAURANT,
nella piazza dell'Anziana. Deludente sotto tutti gli aspetti. Non ordinate
la carne dell'isola, probabilmente non la frollano. E' dura e piena
di nervetti, immangiabile. Confermiamo invece FABRICA.
Lei gestisce anche il forno vicino, a nostro avviso il migliore dell'isola.
Prepara anche qualche buon dolcetto da provare in taverna. Si mangia
bene, il menù non è turistico e i piatti sono originali.
L'altra positiva sorpresa da CAPTAIN'S HOUSE
a Pali (affitta anche motorini). Abbiamo mangiato delle ottime Revita
(lenticchie) zuppe. Anche li altri piatti che circolavano avevano un
aspetto invitante.
Claudio Paoloni settembre 2013
Una aggiunta alla lista dei ristoranti. Super raccomandato il nazional-popolare
Limenari: a metà della strada per
Pali, riconoscibile per una barca ed un murale “marino”, in corrispondenza
di una cava (ahimè), una discesa sterrata porta a questo nascosto, delizioso
ristorante. Si mangia quello che c'è, che è tutto buono. Se vi è piaciuto,
ordinate per la prossima volta il tirokatteri, formaggio
e peperoni al forno.
Chiara e Matteo Baiardi settembre 2011
La bella notizia anticipata sul forum è la “riscoperta” di Fabrica
e della sua proprietaria Olga, tanto gentile quanto brava e ospitale
in cucina.Mi conferma che qualche anno fa si è spostata ma in realtà
non ha mai chiuso.Confermato anche da indigeni, miglior ristorante in
assoluto anche perché non frequentato e raccomandato dai gruppi pomeridiani.
Come in tutta l’isola, le Pitià, crocchette di ceci, sono fra i piatti
forti della taverna, come anche una fasolakia alla skordalià e la “Boukougnes”
(nome da verificare ma non dovrei sbagliarmi), piatto tipico consistente
in grossi pezzetti di carne forse un po’ asciutti ma molto gustosi.
Straconfermo anche se non ce ne è bisogno il quotatissimo Balkoni
mentre aggiungo una esperienza positiva al Captain’s
di Pali (che ha anche un rent).Non male,porzioni giuste e
anche il piatto del giorno di pesce con contorno si fa valere.
Piccola nota negativa invece per il Kleanthis,
nella passeggiata lungomare dopo la piazza.Sul cibo non posso dire nulla
(forse porzioni piccole) ma è incomprensibile come due coppie di clienti
siano stati trattati in maniera così diversa dal proprietario.Ovviamente
quelli trattati con sufficienza e direi anche cafoneria siamo stati
noi. E non è la prassi in quanto,allo stesso tempo larghi sorrisi e
galanterie rivolte alla coppia greca alle nostre spalle.Ce ne siamo
andati senza nemmeno salutare.Ricambiati.Bah!
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
Fabrica, chiuso; al suo posto c’è
un mini market. Il signor Giovanni (Ioannis Sakellaridis), che ci ha
agganciato in Mandraki, e ci ha consigliato Tony's.
In effetti si mangiava bene, porzioni abbondanti, prezzi miti. Ed è
stato l’unico che ci ha sempre rilasciato lo scontrino fiscale (una
vera rarità…e non solo in Grecia). A Pali abbiamo provato e ci
è piaciuto Afrodite (eccezionali
i gamberetti, fritti in maniera davvero leggera). A Nikia, abbiamo
provato e ci è piaciuto Andreotis,
il ristorante all’entrata del paese dove si ferma la corriera, insalate
varie ed abbondanti, un po’ care, ma coreografiche, con preziosismi
tipo aceto balsamico. Ma il massimo, per noi è stato Balconi,
ad Emborios. Una coppia di italiani amanti di Nissiros, ci ha raccomandato
i fiori di zucchine fritti ripieni di formaggio….una vera gioia per
il palato. L’insalata, con foglie di cappero, era condita con sale grosso.
Sconsiglio invece la carne di maiale, una specialità poco speciale per
i nostri gusti. A Mandraki, superata la strettoia per arrivare
alla parte vecchia, c’è un bar sulla sinistra con terrazza, in legno,
sul mare, a destra dove si possono gustare dei dolci casalinghi che
sono un vero attentato a qualsiasi dieta, bevendo il frappè con a base
la “soumanda” la bevanda di mandorle tipica dell’isola.
Daniele Crotti agosto-settembre 2005
A Mandraki suggerisco alla Taverna casalinga da Tony
(persona di mezza età assai gradevole), sita sul mare e piacevolmente
ventilata (ottimo ed economicissimo Gyros Pita, per esempio). Dite che
vi manda Giovanni. Anzi cercate prima (se già non lo ha fatto lui) questo
signor Giovanni (classe ’30); è uno cui piace molto parlare in italiano
e può così risultare cosa simpatica e utile (se affrontata con “cautela”).
A Emborios dovete andare: si spende poco e si mangiano ottimi souvlaki
di porco e squisite melanzane e/o zucchine fritte nell’unica taverna
esistente (vista meravigliosa sul Vulcano).
Claudio Paoloni 2004
Il Ristorante "nazional popolare" di Emborios
é super- raccomandabile (anche per l'affaccio sul cratere) ed
é decisamente il posto giusto per chi ama la carne di maiale.
Fabrica (non facile da individuare perché
l'insegna non é molto visibile e dal piano strada bisogna scendere
una scalinata) sta sulla strada principale di Mandraki 50 metri a sinistra
dopo la fontana (sic!) di ossidiana e offre una nouvelle cousine greca
per nulla disprezzabile, ottima idea se si vuole uscire dal solito menù
tradizionale.
Luciana Audisio 2004
Fra le numerose taverne "assaggiate" la migliore è stata la
taverna di Nikea che si trova all'inizio del paese dove fermano
gli autobus ed i taxi. Anche qui calamari super ed una cura particolare
in tutti i piatti, fra cui specialità tipiche dell'isola.
Escursioni e spiagge
Il vulcano pare si sia calmato dopo il terremoto del
1933. Esclusa qualche fumarola non ha dato più segno dattività.
Ci sono state due grandi eruzioni. La prima nel 1522 che ha dato luogo
alla formazione del Profitis Ilias e la seconda nel 1873.
Dal Vulcano a Mandraki
Prendiamo il primo bus alle 7 del mattino per Nikia. Una breve visita
all'abitato, c'è ben poco da vedere. Tira un forte meltemi settembrino
piuttosto freddo. Rimpiangiamo le giacche a vento lasciate a casa, c'era
sembrato ridicolo portarle al seguito. Non vediamo l'ora di scendere
al vulcano sperando di ripararci dal vento. Dalla fermata del bus di
Nikia per scendere al vulcano si torna indietro, si prende la scalinata
fino ad incontrare il sentiero a gradoni, indicato con il numero dieci
e i puntini rossi. Comincia a percepirsi l'odore di zolfo nonostante
manchi ancora molto a raggiungere la base del cono principale, il cratere
Stefanos. Più che si scende meno si sente il Meltemi
Il paesaggio è fantastico, brutalmente diviso in due parti: sulla
destra la grande distesa verde con prati e alberi dove pascolano le
vacche di Nysiros; sulla sinistra il deserto di pomice bianca fumante
di vapori di zolfo. Disturba un po' la lunga riga d'asfalto che finisce
al ristoro, percorsa ogni tanto da un taxi o da una corriera con il
loro carico di visitatori frettolosi. Costoro difficilmente vedranno
i crateri del vulcano Polyvotis che si nascondono dietro la montagna,
anche perché difficilmente si negheranno il piacere di una sosta,
seduti ai tavolini protetti dal sole, con una bibita in mano. Rinunciamo
a questo piacere, non ascoltando l'assurda e macchinosa (ma sarebbe
meglio definirla autobussosa) proposta di Daniele per salire al Polyvotis.
Ci bastano circa dieci minuti di ripido sentiero per raggiungere la
prima delle tre bocche del cratere. Il Polyvotis ha un aspetto più
verace, cullato dalle sue rocce secolari, nel suo scenario rimasto immutato
nei secoli. Ritorniamo al cratere principale e decidiamo di verificare
la veridicità della storiella raccontata in una guida. Chi tenta
di sedersi sulla piatta superficie del vulcano avrà l'amara sorpresa
di vedere sciogliersi i vestiti. Scendiamo alla base del cono, aspirando
i vapori di zolfo, osserviamo da vicino le buche fumanti. Tastiamo con
prudenza il suolo per sentire l'intensità del calore. Rimaniamo
delusi, ritiriamo la mano infreddolita dal Meltemi, che non è
riuscita a scaldarsi nemmeno un po'. Ci si può sedere, i nostri
vestiti corrono l'unico pericolo di sporcarsi di zolfo. Poi ci viene
la tentazione di provare nelle buche fumanti per scaldarci un po', ma
desistiamo, abbiamo letto che i vapori superano i 90 gradi. A casa rileggiamo
la guida, avevamo confuso i crateri. I vestiti si sciolgono nel Polyvotis
e non del Stefano. Rimandiamo la prova alla prossima volta.
Seguiamo l'itinerario di Daniele. Ci fermiamo al Monastero di Stavros,
dove l'unica suora che fa da custode vuole offrirci un caffè.
Monastero di Stavros |
L'altopiano coltivato |
Cortesemente ci sottraiamo all'invito adducendo una scusa
banale, ma rimaniamo incantati dalla serenità della donna che
ci sorride e saluta mentre c'incamminiamo verso Mandraki. Ammiriamo
le imponenti formazioni rocciose che ci rimandano alle nostre dolomiti.
Ci pare di scorgere sculture di animali sconosciuti, teste d'orso, tartarughe,perfino
un ippopotamo. Kos è a vista nel mare, poi è la volta
di Giali, l'isola martoriata. Siamo nel fertile altopiano con molti
alberi d'ulivo, coltivati lungo fasce che cercano di confondere il sentiero.
Abbiamo evitato lo sterrato per seguire il "monopati". Ogni
tanto ce ne pentiamo, ma poi, guardando bene intorno, riusciamo a scorgere
gli omini di pietra o i puntini rossi. La scorciatoia che attraversa
la campagna ci risparmia la monotonia dello stradone. Lo riprendiamo
nei pressi dell'eliporto, poco dopo imbocchiamo l'ultimo tratto di sentiero
alla fine di un reticolato che delimita una proprietà. In pochi
minuti siamo al Kastro. Un grande cartello rende noto che il restauro
delle mura ciclopiche è stato sovvenzionato con fondi europei
(730.000 euro). Le impalcature ostacolano la visita, ma riusciamo a
vedere quello che basta prima di riprendere l'ultima parte di sentiero
che scende a Mandraki. Dislivello totale circa 200 metri.
la parte verde |
cratere Stefanis |
cratere Polyvotis |
verifica di Alberto |
Da Emborio a Pachia Amos
Cari Metapodisti, amici delle isole greche, non perdetevi questa escursione.
Potete anche risparmiarvi i due chilometri e mezzo di asfalto in leggera
salita che separano il paese dall'incrocio per la Panagia Kira. Basta
chiedere all'autista del bus di farvi scendere lì. Noi volevamo
visitare il paese fantasma, un tempo non tanto lontano, abitato da quasi
un migliaio di persone. Sempre con il bus delle sette da Mandraki, dopo
mezz'ora eravamo pronti alla visita. Tre ragazzini che aspettavano il
ritorno del bus giocando fra di loro, hanno rallegrato il nostro inizio
di giornata. La fermata sta sotto il paese. Non c'è molto da
vedere nemmeno ad Emborio, ma vale la pena rendersi conto come doveva
essere il paese quand'era abitato, o almeno immaginarlo. Siamo saliti
verso la piccola piazza della chiesa, superando "Il balcone di
Emporio", il caratteristico ristorante sul vulcano. C'erano segni
di nuovi lavori. Forse un'altra casa riaprirà dopo l'inverno.
Esaurita la visita siamo tornati sui nostri passi per percorrere due
chilometri e mezzo di asfalto in direzione di Nikia, fino a raggiungere
il bivio per la Panagia Kira (nella foto). Il serpente d'asfalto
che s'abbassa, per ridurre il dislivello d'un centinaio di metri, è
più stretto. Il Monastero è stato costruito nel XVIII
secolo. Interessante la chiesa ancora ad un'unica navata con una preziosa
icona d'argento. Nel chiostro interno si teneva una festicciola. La
tavola era imbandita e il pope stava a capotavola. Non ci hanno invitato.
Affascinante il panorama che si gode dalla chiesa che domina la spiaggia
di Lies. Il luogo è incantevole abbiamo faticato a proseguire
il cammino. Il sentiero per Lies parte dal lato destro del monastero.
Dall'entrata si torna indietro e si aggira la costruzione con rotazione
completa a sinistra. E' un largo e sabbioso sterrato di sabbia e ghiaino
che dà l'impressione di camminare sopra una gigantesca duna.
La discesa è comoda. In meno di un ora si raggiunge la spiaggia
di Lies anch'essa sabbiosa, ma dal fondale sassoso. Lasciamo perdere,
non vale il bagno. Proseguiamo per Pachia Amos. ll bel sentiero
lungo costa comincia dove finisce la strada asfaltata che viene da Pali.
Dieci minuti e poi si rimane fulminati dal capolavoro di Nysiros, la
grande spiaggia, immersa in uno scenario ancora più ampio con
dune gigantesche. Tre bagni meravigliosi per poi risalire la duna fino
ad incontrare il sentiero del ritorno. Percorriamo a piedi la lunga
linea di asfalto che porta a Pali con qualche sali e scendi. Impieghiamo
un'ora e un quarto.
Panaghia Kira
|
sentiero per Pachia Amos |
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
Per le camminate sono assolutamente indispensabili delle pedule da montagna.
Il fondo è un misto di sabbia e pietre; noi avevamo dei sandali da trekking,
ottima suola ma aperti ed insieme ai 40’ gradi (a giugno) senza vento
ci hanno fatto desistere. Unica eccezione, il vulcano, naturalmente.
Giro completo di Polyvotis e Stefanos, naturalmente prima dell’arrivo
dei turisti di un giorno. Il guardiano all’entrata, un ragazzone simpatico,
Vassilis, ci ha dato indicazioni utili e tenuti gli zaini.
La passeggiata che porta alla spiaggia di Chocla,
è franata nella parte iniziale, bisogna aggirare i massi ed andare avanti
a godersi uno splendido tramonto.
Porticciolo di Avlaki |
Il piccolo museo |
Il vulcano |
Daniele Crotti agosto-settembre 2005
Da Nikia a Mandraki (via Stavros): alle 7 parte il bus (gratuito)
dal porto. Questo vi porta a Nikia in 30 minuti. Altrettanti (se volete)
ne utilizzate per andare e tornare dal Monastero sovrastante il Vulcano
(con panorama sulla piana medesima). Prima delle 8.30, dopo avere attraversato
e gustato il piccolo nucleo del borgo, affrontate la discesa dalla parte
opposta al Vulcano. Il sentiero è bellissimo; scende tra terrazzamenti,
torri e vecchie capanne in pietra con
in basso il mare; è segnato con un pallino rosso (su pietre o altro).
In un’ora siete sulla carrareccia che arriva dal Vulcano e che porta
a Santa Irini o a Stavros. Voi andate a Stavros (la più importante chiesa
dell’isola da visitare), e vi arrivate in 10 minuti, e poi proseguite
per altri 50-60 minuti sino al Paleo Castro (da non perdere),
per poi discendere a Mandraki: il tutto in tre ore o poco più (soste
comprese). Al paese vi fermate sino alle 14.30, ora in cui riparte il
bus che vi porta in 10 minuti a Pali, ove potete riposarvi per un paio
di orette. Alle 17.40 arriva la quarta e ultima corsa del bus gratuito
(parte dal porto alle 17.30); voi lo prendete perché questa corsa fa
sosta per 30 minuti a fianco del cratere Stefanos (lo vedrete così da
vicino, ora); avete anche tutto il tempo di salire al cratere Polyvotis
(sicuramente più bello e suggestivo). Risalite sul bus che salirà a
Nikia e poi vi riporterà a Mandraki ove arriverete alle 19.15 circa,
in tempo per le “vostre cose” e una cena meritata.
Carla e Gaio luglio 2004
Dal Vulcano a Mandraki, passando per il Monastero dellEvangelista.
Punto di partenza per lescursione è Nikia, da dove sinizia
la discesa nella caldera e la visita della bocca principale del vulcano.
Se si ha voglia, gambe e tempo, dal ristoro, allombra degli eucalipti,
situato nel cratere dove finisce la strada, si può risalire la
caldera in direzione Ag.Anastasia. Il sentiero prosegue fino al Monastero
dell Evangelistra. Occorrono circa 3 ore. Di qui si può
scendere a Mandraki (mancano ancora 4 chilometri) in circa unora.
Dal monastero dellEvangelista si può salire per
sentiero ai 700 metri del Profitis Ilias in circa due ore. Con una faticaccia
si conquista un gran panorama. A sinistra foto scattata da gaio dalla
cima.
Spiagge
La SPIAGGIA BIANCA* ormai
è ridotta ai minimi termini, sassosa, di bianco
non c'è rimasto nulla. Si trova prima di Pali, dominata dal White
Beach Hotel. In settembre era chiuso e ci è sembrato decisamente
in abbandono. Avrebbe bisogno d'urgenti opere di restauro. Meglio fare
il bagno nella spiaggia di LOUTRA, accanto
allo stabilimento termale, si risparmia qualche chilometro di viaggio.
La spiaggia di PALI è impropriamente
chiamata la SPIAGGIA
NERA**/***. Una striscia lunga e sottile striscia di sabbia scura
delimitata dalla strada asfaltata. Ombrata dalla tamerice offre un mare
limpido, un bel bagno e la possibilità di una riposante lettura.
L'unico disturbo viene dalla strada che corre nel retro.
Questa strada aggira il nord dell'isola per raggiungere la parte est
e le spiagge più belle dell'isola.
LIES*** è la prima che s'incontra
a circa tre chilometri. Una lunga striscia di sabbia nera, abbastanza
larga con dune. Non offre ripari dal sole ed il fondale stranamente
sassoso non invita al bagno. Bisogna scovare i punti più agevoli.
Ma chi si ferma a Lies, quando un chilometro più avanti e con
solo dieci minuti di sentiero da percorrere, si raggiunge il kolossal
dell'isola PACHIA AMOS*****? Cinque stelle
meritate, nonostante la mancanza d'ombre. Circa quattrocento metri di
sabbia nera con le gigantesche dune che tentano di risalire la grande
vallata che la origina, uno scenario grandioso. I liberi campeggiatori
non disturbano stanno dietro le dune, all'inizio della vallata, protetti
da qualche qualche generoso albero, sotto il quale alzano la tenda.
Troppo calore sprigiona la sabbia di Pacai Amos per poter soggiornare
senza ombre. Il mare è blu cupo, il fondale sabbioso. Il Meltemi
non agita il mare più di tanto. Tutto invita al bagno.
Siamo d'accordo con Claudio, l'altra spiaggia degna di menzione e
CHOCHLAKOS (CHOKLA)***, proprio sotto la Panaghia Spiliani, si
aggira l'estrema punta nord ovest dell'isola per un sentierino pavimentato
che parte dall'ultima caletta di Mandraki. I Choclaki sono i grandi
ciottoli (piuttosto scomodi) che riempiono la spiaggia. E' una spiaggia
che affascina ancora di più con il mare calmo. Purtroppo soffre
il mal di Meltemi, quando soffia il mare, si agita ed il bagno diventa
impossibile.
Altre spiagge sabbiose nelle isole S. Antonio
e Iali, che non abbiamo visto.. Per queste isole in alta
stagione ci sono collegamenti giornalieri.
La spiaggia di Chokla |
spiaggia Pali |
Lies |
Pachia Amos |
Claudio Paoloni settembre 2013
Sia che si scenda a piedi da Nikia, sia che si attraversi motorizzati
il cratere, prima di arrivare al monastero di Stavros una deviazione
a sx porta alla isolata spiaggia di Ag. Irini.
Una lunga discesa (1/2 ora) porta a questa baia che è l'unica area totalmente
protetta dal vento. Purtroppo le rovine del vecchio porticciolo, ormai
in disuso, inquinano lo sguardo quanto i rifiuti portati dalle sciroccate
invernali e mai rimossi in questa che è la più isolata e meno frequentata
parte dell'isola. La spiaggia di scogli e sassi neri non è proprio indimenticabile,
ma il mare tranquillo e trasparente offre davvero il migliore dei bagni
possibile.
Claudia ed Enrico Petrignani giugno 2008
Pachia Ammos, un innamoramento a
prima vista.
Ma anche il porticciolo abbandonato di Avlaki
ha acque bellissime per snorkeling. Un greco che parla un po’ di italiano
(Antonis) ci ha spiegato che anni fa c’erano tre Kafenion e ci sono
ancora acque termali….ma c’era già abbastanza caldo per noi. Antonis
è il custode del museo a Nikia che a giugno era ancora da inaugurare.
Lo ha aperto per noi, con l’entusiasmo di un bambino generoso che divide
i giochi con gli amici. Scettici, siamo andati ma il museo è veramente
ben attrezzato con belle esposizioni e cartelli in greco ed in inglese.
Vale davvero la pena di andarci!
Daniele Crotti agosto-settembre 2005
Spiaggia di Pachy Amos:
da non perdere. E’ una lunga e larga spiaggia di sabbia, pulita, con
dune e, dietro, una vallata con alberi e cespugli vari, ove ripararsi
dal sole se troppo intenso. Ci si arriva in 20
minuti a piedi da dove avrete lasciato vettura o motorino noleggiati
(io ho pagato una vettura 25 euro al giorno, dalle 9.00 alle 9.00 del
giorno dopo, più 3 euro di carburante). Unico neo (o qualità): “nudisti
hippy-like” qua è là parcheggiati.
Claudio Paoloni 2004
Da rivedere il giudizio sulle spiagge di Nisiros: intanto la spiaggia
bianca non esiste più, nel senso che almeno per quest'anno la
sabbia si é decisamente annerita. E' vero che la spiaggia di
Pali non incanta (ma il villaggio
é assolutamente autentico); é anche vero che la lunga
spiaggia sabbiosa di Flies non é
particolarmente attraente, ma arrivati alla fine dell'asfalto (un motorino
é indispensabile visto che sono almeno 12 chilometri dal capoluogo)
arriva la svolta: una bella spiaggia scura é solo l'annuncio
dello spettacolo che riserva, dopo 10 minuti di cammino, al di là
del promontorio, la spiaggia di Pachy Ammos.
E'una grande duna marrone scuro, che cambia colore nel corso della giornata
e che nasconde una valle incantata ricca di vegetazione luogo ideale
per il capeggio libero. Un luogo a cinque stelle*****.
Ma anche Khohlakos, la spiaggia
di Mandraki, giusto al di là del monastero, nera con grossi ciottoli
meriterebbe una menzione se non fosse troppo esposta al Meltemi.
Non altrettanto interessanti gli approdi a sud: bello il sentiero per
raggiungere Avlaki in alternativa alla strada asfaltata, ma le spiagge
non soddisfano le aspettative e la sola cosa positiva é che il
porticciolo consente un bagno decente in caso di vento forte.
Luciana Audiso 2004
Esiste anche a Nisiros una bella spiaggia ed é quella di
Pachia Ammos: tre stelle pienamente meritate; si raggiunge
da Pali proseguendo a destra fino al termine della strada costiera asfaltata,
quindi si imbocca un evidente sentiero che taglia la scogliera e dopo
15 minuti si giunge a destinazione.
Intrattenimenti serali
Le taverne e il passeggio per la strada principale e il
lungomare.
Da non perdere
Il Vulcano, le escursioni e Pachia Amos.
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