Lopud (isola di mezzo)

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Dov'è



L'isola di Mezzo sta fra Kolocep e Sipam. Ha quasi la forma di una farfalla. E' ricca di vegetazione. Due gioghi calcarei formano una valle di dolomia che termina nelle insenature di Lopud e di Sunj. La cima più alta, la Polacica supera di poco i 200 metri. Misura 4,63 Kmq. Il perimetro costiero è di quasi dodici chilometri e vanta la spiaggia sabbiosa più bella delle Elafiti. La costa nord est è alta e inaccessibile.
Si raggiunge sempre con il traghettino della Jadrolinija o con la barca della Nova. Partenza rispettivamente alle 8 e 45 e alle 9. Tempo quarantacinque minuti, 20 minuti da Kolacep che è la prima fermata. Un solo villaggio, Lopud, che è anche l'unico porto dell'isola. Una strada stretta e cementata, lungo un chilometro porta dall'altra parte dell'isola, nella baia sabbiosa di Sunj.

 

 

Piacerà .. non piacerà

Anche Lopud, come Kolacep è la meta delle escursioni giornaliere da Dubrovnik, ma la permanenza nell'isola anche per più giorni può risultare una bella vacanza. Praticamente assente il traffico, possibilità di lunghe e facili passeggiate nella pineta, bagno a Sunj o negli scogli riparati del Golfo di Lopud, si mangia bene, il paese è tranquillo e piacevole anche per il passeggio serale. Cosa si vuole di più. L'unico problema rimane l'affollamento in alta stagione che riguarda soprattutto la spiaggia di Sunj che perde di fascino.
Nella foto a sinistra Lopud con il convento dei Domenicani.

Ambiente

Nell'isola vivono 400 abitanti. L'economia ruota intorno al turismo. L'ambiente è preservato. Non esiste un'economia rurale. L'isola è molto piccola. Anche a Lopud domina la pineta che praticamente occupa il 90% dell'isola. Acqua a sufficienza con crisi estive. Ci è parso funzioni bene anche lo smaltimento rifiuti. E' un isola pulita, scarse le tracce di catrame.
Stonano con il resto i ruderi del Grand Hotel, costruito nel 1936, occupa la parte centrale del paese, l'antico splendore dell'albergo rimane segnato nelle vecchie palme che ricordano l'ingresso, il resto è fatiscente con le erbe e la vegetazione che cerca di coprire la carcassa. Questi ruderi di vecchi albergi statali ormai si vedono in tutte le isole croate. La ristrutturazione non viene minimamente presa in considerazione.

Info

Ufficio Turistico all'inizio del lungomare, tel.759086. Posta, ambulatorio. No taxi, no rent, no bus, no bancomat.

Dove si dorme

L'Hotel Lafodia pratica la formula del tutto incluso. Costo 308 kune a persona (circa 40 euro)in bassa stagione, poi il tutto compreso sale fino ad un massimo di 545 kune (75 euro) a testa dall'1/7 al 22/8. Comprende oltre ai pasti, bibite, uso della piscina e delle altre strutture alberghiere, l'accesso all spiaggia privata (sabbia e ghiaino, mare limpido) con sdraio, ombrelloni e patini. Telefono 00385 (0) 20 759/022.
Una bella struttura pulita, in posizione strategica, a metà strada fra Lopud e Sunj è la Pension Nico Pincevic, old Sunj 23 - 20222 Lopud, tel. 759072, mob.0915406688. Occorre prenotare anche in bassa stagione. Dispone di quattro belle camere. In bassa stagione 20 euro a persona colazione compresa. La struttura di Pincevic nella foto.
L' Hotel storico è il Glavocic. Tre stelle, ma piuttosto trascurato, pulizie così e così. www.hotel-glavocic.hr tel. 759359 mob. 0916551755.
Villa Birimisa, Iva Kuljevana 49 -20222 Lopud, tel.759100/100/165 e 411489. Bella struttura ma conviene chiedere il prezzo.
Nell'isola c'è l'agenzia Atlas, tel. 759015 che dispone di camere e appartamenti. All'Ufficio Turistico, sul lungomare, forniscono l'elenco completo degli affitta camere e appartamenti privati. C'è una disponibilità di 316 posti letto. In sede ne abbiamo una copia.

Dove di mangia

Segnaliamo due buone Konobe: Peggy, la migliore, all'interno. Percorrendo la strada per Sunj, si vede il cartello. Abbiamo mangiato bene (pesce) da Barbara, dietro la spiaggia, una bella konoba ordinata e pulita, in un grande giardino con vista. Prezzi nella norma.

Cultura e storia

L'isola ha condiviso la storia di Ragusa nei suoi momenti di splendore e decadenza. Nel XV secolo fu sede della contea. Nel XVI secolo vantava un cantiere navale e una flotta di quasi cento velieri. Nomi di armatori e lupi di mare riempiono la sua storia, tra i più illustri: Miho Pracat e Vice Buna. Quest'ultimo è sepolto nella chiesetta della SS Trinità.
Lopud, capoluogo, porto e unico centro abitato dell'isola, è dominato dal convento dei Francescani con il chiostro dalle colonne ottagonali. All'interno la chiesa di Santa Maria della grotta. La fortezza e le mura sono state costruite nel XVI secolo e ancora resistono. La chiesa fu costruita con i contributi dei nobili dell'isola, i cui stemmi sono scolpiti sulle lapidi marmoree davanti all'altare maggiore. Si possono notare ancora gli anelli che servivano per poter sollevare i marmi e accedere alle tombe. All'interno della chiesa ci sono interessanti dipinti di pittori italiani e croati del XVI secolo, fra questi ultimi spicca Matko Juncic, autore della Madonna con santi (nel museo).
A Sunj, per gli appassionati di chiese, merita una visita la Madonna di Sunj, costruita nel XV secolo e ampliata nel XVII. Sull'altare maggiore si vedono Madonna e i 12 apostoli in grandezza naturale. Interessante anche il grande affresco che raffigura la discesa dello Spirito Santo.
Il convento dei Domenicani con la chiesa di San Nicolò del 1482 occupa la parte centrale dell'abitato. Il campanile della chiesa, alto trenta metri è stato aggiunto di recente.


Statua nel parco Maineri


immagini del parco

 

Un personaggio rimasto famoso a Lopud è il conte italiano Maineri. Al seguito delle italiche truppe nell'ultimo periodo coloniale s'innamorò perdutamente del luogo e decise di viverci per sempre. Un personaggio generoso, amato dagli abitanti di Lopud che con lui condividevano la passione per l'isola. Costruì il bellissimo parco, che ancor oggi rimane una delle maggiori attrazioni. Morì di morte violenta alla fine della seconda guerra mondiale, il passato fascista non gli fu perdonato. Si accede al parco dalla spiaggia nella parte centrale dell'abitato, superando una breve scalinata con due leoni di marmo all'ingresso. All'interno del parco, colonne e sedili di pietra, molte varietà di vegetazione, con le palme a recitare la parte delle reginette.
Un altro italiano destinato a diventare famoso è il sig. Maurizio Fustinoni di Bergamo proprietario della struttura alberghiera più importante dell'isola, l 'Hotel Lafodia.
Il Museo civico s'affaccia nella piazzetta con la cisterna, al centro del paese. Sono custoditi un dipinto di Matko Juncic(1452) e la Madonna con santi di Pietro di Giovanni del XVI secolo. Poi ci sono oggetti religiosi , piatti e sculture.

Escursioni

 

 


sentiero per Sunj


passeggiata dal Lafodia

Dal Lafodia parte una bella passeggiata lungo la costa sud orientale. In prossimità della costa est, si raggiunge una costruzione ottagonale in posizione panoramica, dove la strada segna una svolta ad "U" e sale.
E' possibile percorrere un anello (vedi mappa). Passeggiata di circa un'ora, semplice e comoda alla portata di tutti. Nella mappa, in nero sono segnalati altri percorsi. In rosso sono indicati gli sterrati o cementati principali percorsi al massimo da qualche trattore. In mezz'ora da Lopud si raggiunge la spiaggia di Sunj.
Vale la pena abbandonare la strada principale nella parte terminale del percorso e proseguire per il bel sentiero che s'addentra nella macchia, prima di raggiungere il mare.
Dall'ottagono si scende ad una minuscola cala ombrata (mare molto invitante).

Spiagge

La spiaggia di Sunj è l'attrazione dell'isola. Un lido di 150 metri si sabbia per una larghezza massima di 10 m, una vera rarità per le isole croate. Due piccoli ristori servono bibite appena sopra il lido. Si cammina per un bel tratto con i piedi nel fondale sabbioso. Ideale per bambini e adulti che non sanno nuotare e che sperano sempre di poter imparare. Lungo la passeggiata dall'Hotel Lafodia all'ottagono, s'incontrano tracce di sentieri che portano al mare. Scogli e minuscole cale adatte ad un bel bagno stile Croazia, con l'aggiunta della piacevole ombra degli alberi che senza tante storie bagnano le fronde a mare. Anche loro hanno diritto ad un bagno.


Sunj


una caletta lungo la passeggiata