Kolocep (Calamotta)
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Dov'è ?
Si arriva a Kolocep (Donje Celo) dal porto nuovo di
Dubrovnik (Gruz). Tutti i giorni il traghettino della Jadrolinija
va avanti e indietro dalle isole Elafiti. In bassa stagione la corsa
più comoda è alle 8 e 45. Alle nove parte la barca della
Nova, poi quelle, non di linea, per le escursioni con pranzo di una
giornata. Il tragitto si compie in circa mezz'ora. Da Kolocep, in
bassa stagione (in alta ci sono altre corse) è possibile raggiungere
tutti i giorni Lopud e solo il sabato l'isola si Sipam, la più
lontana.
L'isola è a nord di Dubroovnik, vicina alla costa, di fronte
alla località di Orasac. Misura 2,55 kmq ed è la più
piccola delle isole Elafiti. E' poco montuosa, anche se la costa nella
parte nord occidentale si mantiene alta. La cima maggiore raggiunge
i 125 m. s.l.m.
Piacerà non piacerà
La
maggior parte dei turisti che arriva nell'isola s'intrattiene una
giornata e ritorna con il traghettino serale a Dubrovnik. L'isola
offre gli scogli del FKK e altre piccole calette ombrate per il bagno.
L'acqua delle Elafiti è limpida e colorata ed il clima dolce.
L'isola è molto piccola, ma in compenso ha una rete incredibile
di sentieri, un vero e proprio labirinto per chi ha poco senso dell'orientamento.
Piacerà quindi agli escursionisti. Le due località principali
sono Donje Celo e Gornje Celo. In realtà l'abitato e il porto
è solo a Donje, mentre Gornje è una località
con qualche casa sparsa, un minuscolo porticciolo di pescatori con
la taverna di Pavlo. La distanza fra le due località è
poco più di un chilometro (20 minuti a piedi)
Qualche giorno di vacanza a Kolocep, specialmente in bassa stagione,
risulterà sicuramente molto gradito a coloro che amano la natura
e la tranquillità. L'esplorazione dell'isola e dei suoi inimmaginabili
panorami sarà una gradita sorpresa. E soprattutto si rimarrà
sorpresi ed increduli di fronte alla superficie dell'isola. Com'è
possibile dover camminare tanto per scoprire solo 2,55 kmq ?
In alta stagione il traffico da Dubrovnik aumenta notevolmente e l'isola
si riempie. La tranquillità rimane perchè praticamente
non esiste il traffico automobilistico. L'unica strada, un chilometro
e mezzo, è poco praticabile. Tuttavia potrebbe risultare difficile
trovare uno scoglio decente nella FKK ed anche nelle calette di Gornje
Celo.
Ambiente
L'isola non ha corsi d'acqua ( e come potrebbero esserci in 2,55 kmq),
s difende con i pozzi che riforniscono acqua a sufficienza per i 200
abitanti e le loro culture. Con l'alta stagione non siamo riusciti
a sapere cosa succede, ma pare che l'acqua basti. La superficie dell'isola
è dominata dalla vegetazione, il pino d'Aleppo imperversa.
Ci sono anche ciliegi, poco curati, dai frutti piccoli e dolci. Poi
la macchia mediterranea con agavi e ginestre. L'isola ci è
sembrata molto pulita, un piccolo parco naturale da correre e ripercorrere
in tutte le direzioni.
Nella foto a sinistra: i ciliegi
Storia
& Cultura
Per la prima volta il nome dell'isola, Calamotta, apparve
nel 1272 in occasione della nomina del conte rettore delle tre isole
Elafiti abitate (Calamotta, Isola di Mezzo e Giuppana). Il nome pare
derivi dal greco (kalos Niktos) o dal nome di una località
del Peloponneso (Kalamata). Il massimo splendore dell'isola fu raggiunto
insieme a Ragusa con la quale ha condiviso le sorti nel bene e nel
male. Nel XVI secolo la piccola isola vantava un cantiere navale e
i suoi abitanti iniziarono la pesca dei coralli. Quest'attività
è cessata da qualche lustro, ma è praticata ancor oggi
per diporto. Nel XV e XVI secolo si costruirono le chiese e le ville
dei signori di Dubrovnik. A Donje Celo sorge la chiesa della
Madonna grande, costruzione iniziata nel XII secolo. La chiesa
poi nel corso dei secoli è stata più volte ristrutturata.
Si trova sotto gli alloggi di Pasko Miskovic, ad una cinquantina di
metri in una località amena, molto tranquilla e ..spirituale.
Ogni anno si celebra la festa del paese. Nei pressi di Gornje, nella
cala di Raca, sorge la chiesetta di S. Antonio da Padova, risale
all'11 secolo, ma e stata completamente ristrutturata nel XVIII secolo..
Nella foto a destra: chiesa della Madonna grande con il campanile
nuovo
Info
Niente traffico quindi non ci sono né taxi né
bus. Dovrebbe esserci un medico. L'ufficio della Jadrolinija funziona
solo all'arrivo ed alla partenza della nave. C'è il market,
qualche bar con gelateria, un paio di ristoranti e nulla più.
L'Ufficio Turistico non l'abbiamo proprio visto. Per le camere basta
chiedere, parecchi abitanti affittano.
Dove si mangia
Dopo aver mangiato nei ristoranti della città vecchia, La Konoba
Pavlo di Gornje Celo, sembra la taverna del paradiso. Cucina
pulita, piatti semplici, ma preparati con cura, pesce fresco, solo
quando viene pescato, prezzi moderati. Da provare i dolci, strudel
e rozada (una specie di creme caramelle) Si mangia bene e si spende
poco. Da nessun'altra parte abbiamo mangiato così. Da non perdere.
La Konoba è ben conosciuta anche a Dubrovnik. Non abbiamo provato
i ristoranti sul porto. Ci sono sono sembrati meno veraci e più
turistici.
Nella foto a sinistra: la konoba di Pavlo
Dove si dorme
La disponibilità di posti nell'isola è
al limite della sopportabilità.
Chi l'avrebbe mai detto che in internet si potesse scoprire la migliore
soluzione? Pasko Miskovic- 20221
Kolocep. Tel. 020 757047/ 020 451792 oppure cell. 0915571526/ 0915284289.
maria.miskovic@du.hinet.hr.
Le camere con vista, ben tenute e pulite. Arredamento sobrio e intelligente.
Si trova a cinque minuti sopra il porto di Donje Celo, sulla strada
che porta a Gornje Celo. Prezzi 18 euro a persona in bassa stagione,
20 in alta.
Il complesso alberghiero Ville Kolocep (350
posti letto) di categoria B è molto bello, ben inserito nel
verde, ma anche piuttosto caro. Tel. 020 757 025.
Altre informazioni su alloggi a Kolocep tramite la Turisicka
Zojednica, tel 020 413 302.
Si dorme solo a Donje Celo.
Escursioni
Ripeto è incredibile il numero di sentieri che ci possono essere
in 2,55 kmq, la maggior parte dei quali segnati dal club alpino di
Dubrovnik. La parte più bella per le escursioni è quella
di Gornje. Sopra la taverna di Pavlo c'è un sentiero che s'allontana
dalla costa, inoltrandosi nella pineta. Conduce nella parte più
affascinante dell'isola. Si attraversa un piccolo campo di calcio
per raggiungere un pianoro dove il pino d'aleppo si dirada, ma cresce
in altezza e ombre, lasciando un tappeto d'aghi nel suolo. Pochi metri
e si raggiunge la costa ovest, alta fino a trenta metri, a picco sul
mare. Una scalinata scende verso il basso per raggiungere un molo
e una piccola cala sassosa. Il mare mostra il più bel colore
della profondità, il blu intenso. Ma il moto ondoso piuttosto
nervoso in questa costa aperta e le schiume delle onde che si alzano
sugli scogli non invitano certo ad affrontare la discesa. Dalla radura
si può ancora proseguire a sinistra fino a quando spariscela
traccia. Poi si ritorna indietro per riprendere il sentiero per Donje,
senza girare per il campo di calcio da dove si è venuti. Si
entra così nel percorso, più intricato, ma gratificante
dell'isola. Si può fare un giro completo, badando alla macchia
piuttosto intensa per non perdere i segnali. Si passa dalla cala di
Jekavac e si ritorna costeggiando il mare alla taverna di Pavlo. Due
ore bastano e avanzano.
Interessante è anche percorrere il sentiero del versante nord
occidentale fino alla fine. Si raggiunge il punto più alto
dell'isola per godere il panorama migliore, anche se non a 360 gradi
per via della vegetazione.
Nella foto a sinistra: la fitta vegetazione della pineta
nella zona di Gornje
Spiagge
La più piccola delle Elafiti non ha spiagge sabbiose degne
di essere nominate. L'unica, quella di Donje***,
non è male, una settantina di metri. Naturalmente è
la più frequentata, specialmente nel tempo delle gite scolastiche,
quando diventa quasi impraticabile.
Il lido FKK***/**** inizia dopo
qualche centinaio di metri dal complesso alberghiero. Offre forse
il l bagno migliore. La baia è riparata. Le ombre ci sono,
ma non sono praticabili. Poi le minuscole baie con ombre, nella zona
di Gornje, che permettono un bagno piacevole, ma si devono raggiungere
a piedi con una passeggiata di poco più di mezz'ora. Acqua
è splendida ovunque. Tutto qui.
Gli scogli del FKK nella foto.