Dubrovnik

 

 

Come arrivare

Per raggiungere Dubrovnik o si parte con il traghetto da Bari o si prende l'aereo della compagnia Croata da Roma Fiumicino. Ci sarebbe un'altra alternativa. Prendere il traghetto-aliscafo della Snav da Ancona per Spalato (funziona dal secondo sabato di giugno). Parte verso le 10 del mattino e arriva intorno alle 15. Dal porto ogni ora parte un bus per Dubrovnik. Tempo di percorrenza 5 ore quando va bene. Ci sono molte fermate. La litoranea è trafficata con incidenti all'ordine del giorno. Noi siamo partiti alla fine di maggio con il traghetto della Jadrolinja che partiva da Bari alle 22 per arrivare a Dubrovnik alle 6 del mattino. A proposito di traghetti, in quel periodo funzionavano solo quelli della compagnia croata, due giorni la settimana. Il lunedì partiva il Liburnja e il mercoledì il Marco Polo. Quest'ultimo ci è sembrato migliore. Costo 189 euro per una cabina A2 (colazione compresa). Al ritorno invece funzionava la Snav da Spalato e ci siamo avventurati con il bus da Dubrovnik. Sei ore, con deviazione per strada di montagna a causa di incidente. Per fortuna ce la siamo presa comoda partendo da Dubrovnik alle 9 del mattino. La Snav da anni parte da Spalato alla stessa ora, alle 17, per arrivare ad Ancona alle 21.30, sempre puntuale. Costo per due persone senza auto 116 euro in bassa stagione e 142 in alta (meno del traghetto). Non costa molto nemmeno il trasporto dell'auto da 60 a 89 euro. Sulla Snav non sembra nemmeno di viaggiare. E' comodissima e il tempo vola (fra un film e l'altro).

Info

Prefisso telefonico: ++385 (0) 20

Tre sportelli bancomat poco prima dela torre dell'orologio, uno accanto all'altro. Ufficio turistico a Gruz, nella strada degli hotel; all'inizio dello Stradum, poco dopo il convento dei francescani e alla fermata del bus, prima d'entrare per la porta Pile alla citta vecchia. L'Ufficio turistico fornisce informazioni sui bus, sui traghetti per le isole e regala libretti informativi e cartine della città. Stazione taxi na Pile, tel. 424 343. Diving club Dubrovnik, Ivana Zajca 35 tel 435737. Dubrovnik Internet Center, dr. Ante Starcevica 7. C'è un grande parcheggio a Pile, vicino alla città vecchia, costo 10 kune l'ora. Rent car, Avis in Vladimira Nazora 9, tel. 422043, Europcar in Kardinala Stepinca 32 tel 433180, Hertz in F. Supila 9, tel 425000, Gulliver in Obala Frana Supila 7, tel. 462477.Ce ne sono una trentina, ubicati in diverse parti della città. Abbiamo indicato i maggiori che offrono la possibilità di affittare l'auto a Dubrovnik e lasciarla in altre città. Ospedale, tel. 431777. Capitaneria di porto, tel. 443333. Aeroporto tel. 777377. Polizia, tel. 443666. Jadrolinija, tel. 418000.

Il porto e i quartieri della città

Il porto di Dubrovnik, nel quartiere Gruz, dista due chilometri dalla città vecchia. All'arrivo del traghetto (sei del mattino) siamo stati assaliti dagli affittacamere. C'è chi parla italiano, chi inglese, chi ti mostra la foto e balbetta:" Good room". Una vera e propria guerra tra poveri, poichè i disperati delle sei del mattino dispongono di stanze malandate, in buona parte con bagno in comune. Per curiosità, ci siamo fatti abbordare da una gentile signora che ci ha portato nella collina che sovrasta il porto per mostrarci le sue camere. C'è dispiaciuto rifiutare la sua offerta (10 euro a testa, con bagno da dividere con un'altra persona), ma abbiamo proseguito in direzione della città vecchia. Tanto più che eravamo leggeri. Il nostro bagaglio complessivamente non supera i 10 chili. Il sottoscritto ne porta quasi sette e ...la capo guida meno di quattro. La passeggiata dalla collina di Gruz alla città vecchia è stata piacevole e ci ha permesso di esaminare altri alloggi. Più che ci si avvicinava alle mura, più i prezzi aumentavano, senza un corrispondente aumento di qualità.
Nella zona del porto ci sono due Hotel, il Pekta e il Gruz, uno accanto all'altro. Di fronte al porto sorge il quartiere di Babin Kuk, il più lontano dalla città vecchia (3/4 chilometri). Un quartiere residenziale dove sono ubicati alcuni buoni Hotel. IL Dubrovnik President, il Neptun (entrambi sul mare, l'Argosy, Il Tirena, il Plakire, il Minceta).
Il quartiere di Lapad è relativamente più vicino alla città vecchia, poichè la parte verso il mare, dove sorgono i complessi del Dubrovnik Palace, dello Splendid, Vis, Komodor, Uvala, Villa Rasica distano anche più di tre chilometri. Gli Hotel più vicini si trovano nei quartieri di Boninovo, Pile e Ploce, in una fascia di un chilometro dalle mura. A Boninovo ci sono gli Hotel R, Lero, l'Hostel, Libertas e Bellevue. Pile, all'entrata della città vecchia è dominata dall' Hilton Imperial, il più conosciuto e famoso Hotel di Dubrovnik. A Ploce, dalla parte opposta al porto, superata la città vecchia , l'Excelsior, il Villa Ursula e l'Argentina, tutti sul mare e vicini alla spiaggia migliore della città. Non vale la pena spendere tempo per visitare i quartieri esterni alla città vecchia, abbastanza trafficati e senza particolari attrazioni. Il fascino di Dubrovnik è contenuto nella città vecchia.

Gente e ambiente

La città si è ripresa bene dai bombardamenti del 90-91. L'artiglieria serba aveva occupato la collina soprastante Ploce e da qui colpiva i quartieri del centro, città vecchia compresa.. A guardar bene si notano ancora i segni della guerra, anche nel centro storico, ma la ricostruzione è quasi al termine. Il turismo ha ripreso vigore ed oggi è considerato la risorsa economica principale. L'edilizia, un tempo impegnata nella ricostruzione, ora si dedica a far sorgere nuovi centri residenziali e commerciali. Tuttavia le contraddizioni sono palpabili. Una modesta parte della popolazione si è arricchita troppo e la maggior parte invece si trova in grandi difficoltà economiche. I salari sono rimasti bassi, i prezzi sono saliti, il lavoro è prevalentemente stagionale e per campare la maggior parte si deve dedicare a più occupazioni. Dubrovnik sente più di Spalato la concorrenza della Capitale, Zagabria, privilegiata dalla classe politica e dalla posizione strategica. Tant'è che la rivalità fra la Dalmazia e la regione di Zagabria è evidente e non solo dal punto di vista calcistico. Gli investimenti nel turismo e nella cementificazione dei dintorni di Dubrovnik( (vedi Mokosica e Komolac trasformati in sobborghi della città) non hanno portato i benefici sperati. La nuova autostrada da Dubrovnik a Spalato rimane ancora in cantiere. La litoranea in alta stagione diventa impercorribile. In un certo senso Dubrovnik e la parte sud della Croazia si sentono isolate, quasi escluse in un certo senso, dal resto del paese.

Storia

Foto a sinistra: fortificazioni, in fondo la torre Minceta
Gli scavi effettuati nella città, in particolare nella zona del porto, sotto il livello del mare, hanno permesso di stabilire una certa continuità. Il sito di Ragusa era abitato nel periodo ellenista, anche se i ritrovamenti, a testimonianza del periodo, non sono importanti dal punto di vista archeologico. Più evidenti invece le tracce del periodo romano. Sicuramente nel primo secolo a.c. esisteva un porto e un insediamento di una certa dimensione. La crescita d'importanza della città iniziò con la caduta di Epidauro dalmata (l'attuale Cavtat), distrutta dalle tribù avare e slave nel 7 secolo d.c. Ragusa accolse gli abitanti scampati al massacro e si sviluppò, sotto la protezione di Bisanzio, diventando in breve la città più importante della parte sud della Dalmazia. Già nell'ottavo secolo la città era fortificata e pronta a resistere agli assalti degli arabi. Dal decimo al dodicesimo secolo la città continuo a svilupparsi, grazie a vantaggiosi trattati commerciali con le città più importanti del mediterraneo. La protezione della corona ungaro- croata sulla città costrinse Venezia a rinunciare alle sue pretese sulla città (trattato di Zadra 1358). Dubrovnik vanta il primato d'essere stata l'unica città Dalmata a non essere stata sottomessa al dominio veneziano. La repubblica Ragusina nel XIV e XV secolo aveva una sua moneta e una bandiera indipendente. Raggiunse in questo periodo i diecimila abitanti e la repubblica oltre 80.000 sudditi.
Ragusa era governata dal rettore e da due parlamentini: il consiglio maggiore e il consiglio minore. Questo fu il periodo di massimo splendore. Il Palazzo del Rettore, la Sala del Concilio, la Fontana d'Onofrio, le maestose fortificazioni (Torre Minceta, Torre Bokar, ecc) furono costruite nel XV secolo. Riuscì a sottrarsi anche all'espansione dell'impero ottomano con il pagamento di tributi in cambio dell'indipendenza commerciale. Nel 1500 lo sviluppo economico e i traffici della repubblica di Ragusa era inferiore solo a quello di Venezia.
Nel 1667, il disastroso terremoto segnò l'inizio del declino. La città fu distrutta e migliaia di cittàdini perirono. Si salvarono solo le mura e il Palazzo del Rettore. Seguirono più di trent'anni di ricostruzione. L'indipendenza della repubblica terminò con la conquista della città da parte delle truppe napoleoniche. Il 31 gennaio 1808 un editto stabilì la fine dell'indipendenza di Dubrovnik. Con la caduta di Napoleone, Dubrovnik fu annessa all'impero austriaco. La costruzione del teatro e del museo risalgono a questo periodo. Nel periodo asburgico fu costruito il Porto di Gruz e i primi alberghi di lusso (il Miramare fu il primo). La città rimase possedimento austriaco fino alla fine della prima guerra mondiale. Poi le sue la sua storia diventò comune a quella di tutta la Dalmazia.

Cultura

 

Dubrovnik (foresta di querce, così si chiama dal 1919) è una città moderna con pregi e difetti. La cementificazione, il traffico contribuiscono a cambiare il suo aspetto. La città vecchia, il cuore di Dubrovnik, invece, rimane immutata come un tempo. Chi la visita per la prima volta ha l'impressione di tuffarsi in un'altra epoca. L'apogeo della repubblica ragusina rivive, passeggiando per la Placa, lo stradun o soffermandosi davanti al palazzo del Rettore o al Palazzo Sponza, sotto la torre con l'orologio. Dalle mura gli scorci sulla città e l'immaginazione del passato rendono ancora di più. Le serate, dall'aria festosa sono allietate dalle musiche degli artisti di strada e dal volo e dal canto gioioso di mille rondini. Il clima mite rende piacevole il passeggio. I residenti sono ben vestiti, in attesa di entrare negli storici palazzi, dove si tengono le manifestazioni culturali. Immagini che diventano tasselli. Messe insieme rendono la città indimenticabile a chi la visita per la prima volta. E' come se orologio della torre si fosse fermato nel XV secolo, pur facendo girare le ore. Nella foto a sinistra la foto di S. Giovanni.
Occorre spendere almeno una giornata per visitarla. Sono molte le cose da vedere. Si entra nella città dalle due porte. Quella di Pile, al capolinea del bus, e quella di Ploce, il quartiere sud. Due guardie in costumi dell'epoca accolgono chi entra. Si accede anche scendendo dalle scalinate che collegano, tramite stretti vicoli, la parte alta, dietro la grande torre, allo Stradun (Braca). Nelle foto sottostanti lo stradun.


A proposito, la grande via, pare fosse anticamente una palude, che divideva la parte slava da quella romana. Ancora prima passava il mare. Nel XV secolo la zona fu pavimentata. Tutti i palazzi che sorgono lungo la via sono stati edificati dopo il terremoto. Si accede alla Braca, passata la porta Pile. Subito a destra la grande fontana d'Onofrio e a sinistra il convento dei francescani. Lo Stradun termina a palazzo Sponza, sotto la torre dell'orologio. Un arco permette l'accesso al porticciolo e alla fortezza di S. Giovanni che ospita l'acquario e il museo marittimo.


Il palazzo del rettore


La fontana D'Onofrio


Da osservare l'imponente Cattedrale barocca , con l'icona della "Signora del Porto" del 1667, che ricorda il disastroso terremoto che sconvolse la città. La cattedrale raccoglie anche il reliquiario di San Biagio. L'edificazione inizio nel 1613 e termino verso la metà del secolo. Visita macabra a pagamento per vedere una gamba, una mano ed un braccio del santo. Più interessante la farmacia del convento dei francescani (Mala Braca), dove da sei secoli i frati preparano tisane e medicine a base d'erbe. La visita è a pagamento (15 kune), insieme a quella del convento con il bel chiostro, dal magnifico colonnato colonnato. Sopra il colonnato la grande terrazza dove si tengono manifestazioni artistiche e incontri. Questa parte e il tetto sono in fase di restauro. Purtroppo i vecchi coppi sul giallo non si producono più e si devono sostituire con quelli nuovi, di colore rosso. Visitando la città dalle mura si nota quest'alternanza di colorazioni, che poi non guasta più di tanto.
Magnifici il palazzo del Rettore (all'interno c'è il museo di Dubrovnik) e il palazzo Sponza, sede della dogana e della zecca. All'interno di quest'ultimo si possono notare i depositi scavati nella roccia ( rupe) per la conservazione dei prodotti deperibili. Le rupe sono in grado di conservare ingenti quantità di cereali a temperature costanti. La granda sala interna del palazzo del rettore ospita concerti e altre manifestazioni culturali interessanti, aperte anche ai turisti.. Nei due palazzi si svolgono una buona parte delle manifestazioni culturali della città. Vale un'occhiata anche il convento dei domenicani per il chiostro gotico e la garnde sala del Capitolo.
La chiesa di Velika Gospa, d'epoca medioevale (XII secolo) pare fosse un dono di Riccadro Cuor di Leone alla città per assolvere ad un voto dopo un naufragio. Fu completamente distrutta dal terremoto e ricostruita successivamente da un architetto italiano.
Il giro delle mura. Una passeggiata lungo le mura, di due chilometri, permette di ammirare la città vecchia dall'alto, offrendo scorci incredibili e colpi d'occhio che entusiasmeranno i patiti della fotografia


Dubrovnik dalle mura


La ristrutturazione del convento dei Francescani



La salita è a pagamento ( 30 kune per adulto, 10 per i minori), ma ne vale la pena anche perchè con questi pagamenti si contribuisce alla manutenzione di questa splendida città, patrimonio non solo dell'Unesco, ma del Mondo. I botteghini sono nei pressi delle due porte d'entrata. Occorre conservare il biglietto fino alla fine del giro per via dei controlli. La parte più spettacolare del giro è la salita alla mastodontica torre Minceta, il cui maggior spessore arriva a cinque metri. Dalla cima della torre, il punto più alto, la vista sulla città vecchia è completa. La passeggiata permette anche di rendersi conto dei danni causati dai bombardamenti e dei lavori di ristrutturazione che continuamente occorrono per conservare questo patrimonio storico. Si scende dalla Torre Minceta alla Fontana, costruita dal napoletano D'Onofrio, dove esce acqua potabile, subito dopo l'entrata Pile, all'inizio dello Stradun, di fronte al Convento dei Francescani. Una seconda fontana d'Onofrio (la piccola) s'incontra sulla destra, alla fine dello Stradun.
Merita una visita la chiesa di S. Ignazio. L'inizio della costruzione risale ai primi del 700. Nel 1699 iniziarono i lavori. Questa parte della città vecchia ci è sembrata affascinante. La piazzetta sale fino all'imponente gradinata che sale fino alle mura del convento dei gesuiti. Adesso c'è il liceo classico.
Nella foto a sinistra (nella foto Ulica, la via dei negozi parallela allo Stradun).

Alloggi

La parte del leone la fanno gli alberghi che si dividono nelle tradizionali categorie. Ce ne sono per tutti i gusti e tutte le tasche. Va detto che le agenzie turistiche internazionali ne monopolizzano buona parte. Per chi arriva (come noi) senza prenotare le alternative sono i cartelli di "Room" e " Apartmani" o le agenzie locali. L'Ufficio turistico per la ricerca dell'alloggio si limita ad inviare gli interessati alle varie agenzie locali. Per quanto ci riguarda forse avremmo fatto meglio a rivolgerci all'agenzia "Gulliver Travel" di Gruz, tel. 00385 20 313313, posizione indicata nella relativa mappa con il generico "agenzia", si trova in obala S. Radica 32. In giugno proponeva camere a 37 euro per due persone e appartamenti a 44 euro, nei pressi della città vecchia. Per contatti gulliver@gulliver.hr. Chiedete di Elena o Tomis, sono molto disponibili e pazienti.
Alla fermata del bus all'entrata della città vecchia c'è un'altra agenzia che fornisce alloggi, "Atlas", tel. 00385 2044222 - www.atlas-croatia.com. La prima ci è sembrata meglio.
Per quanto ci riguarda l'appartamento, abbiamo passato in rassegna i cartelli appesi davanti alle case con scarsi risultati. La maggior parte degli alloggi non era curata, alcuni piuttosto sporchi, altri soddisfacenti, ma carissimi. Alla fine ci siamo trovati in mano un pugno di mosche e siamo finiti nel cuore della città vecchia , a 50 metri dallo Stradun, in un appartamento di 50 metri, areocondizionato, ben arredato, pulito, ma con vista vicolo e sopra la Pizzeria Baracuda, in via Bodizarevica,10. Il proprietario, pittore, all'entrata espone i suoi lavori. In giugno, tirando senza fatica, siamo scesi a 50 euro a notte. Ci siamo trovati abbastanza bene, la pizzeria chiudeva alle 11 e fortunatamente gli infissi della camera escludevano gran parte del rumore. Forniamo l'indirizzo web del sig.Blago Corlija: http://web.vip.hr/b.corlija.vip/.
L'hotel più in e forse più caro della Croazia è il Pucic Palace, Ulica od Pula 1, (la parallela dello Stradun), tel. 00385 20 326 200, www.thepucicpalace.com. Doppia a 479 euro a notte con colazione, un'exec. 582 e una suit 978, sempre con colazione però...
Siamo stati quattro notti a Dubrovnik. Certo alloggiare in pieno centro ha i suoi vantaggi, giri quella meravigliosa città, dalle rondini impazzite di gioia che lanciano i loro gridolini, nelle migliori ore dal clima ideale. Vai a letto quando ti garba. E di giorno vai dove ti pare, magari a visitare le isole Elafiti o la dirimpettaia Lokrum. Gli alberghi escluso l'Excelsior, all'entrata della città vecchia e il Pucic troppo caro, sono in ubicati in zone lontane oppure abbastanza rumorose.
Alcuni esempi di prezzi in internet degli alberghi in bassa stagione: VIS, 46 euro, Komodor 49, Kampos 45, Argentina 117, Excelsior 94. Tutti a persona con BB. Poca differenza presentandosi di persona a meno che non ci siano parecchie camere vuote.
Prezzi stagionali, nei pressi della città vecchia, indicati dall'agenzia Gulliver: camere, in bassa stagione, 37 euro per due persone, appartamenti 44 euro; in alta stagione, camere 50 euro e appartamenti 62. I prezzi si riducono più che ci i allontana dal centro storico. Nella collina di Gruz e nella parte estrema di Ploce abbiamo riscontrato prezzi in bassa stagione di 24-30 euro per la doppia e 30-35 euro per l'appartamento.

Ristoranti, Konobe

Il ristorante top di Dubrovnik è l'Atlas Club Nautica. E' un ristorante di lusso, dove si entra ben vestiti, frequentato prevalentemente dai nuovi arricchiti della città e dai vip croati. Si possono incontrare attori e sportivi di fama, uomini d'affari e dell'aristocrazia internazionale. Funziona di sera. I pranzi sono serviti da camerieri in livrea nelle sale interne o nelle terrazze sul mare. Menu a persona dai 70 ai 150 euro, bevande escluse. A mezzogiorno viene proposto un mini menù ( dai 30 ai 40 euro a persona) in una delle terrazze sul mare.
Per i poveri mortali ci sono le konobe della città vecchia, iperturistiche e con spiacevoli sorprese in termini di prezzo e qualità del cibo. Per esempio, molte, per attrarre i nuovi arrivati offrono vino e aperitivo, il secondo passi, ma il primo è imbevibile. Abbiamo svolto un'indagine abbastanza approfondita per scoprire un posto decente dove mangiare, senza risultati apprezzabili. I locali preferiscono andare a cena a qualche chilometro dalla città, dove è possibile trovare locali dove si mangia bene a prezzi accessibili. Un consiglio nella città vecchia non ordinate pesce.
La miglior soluzione, dopo un paio d'avvelenate, c'è sembrata di pranzare nelle isole di giorno e d'arrangiarsi in qualche modo di sera con una cena leggera. Nelle Elafiti ci sono degli ottimi locali che servono pesce fresco.
In conclusione, per quanto riguarda Dubrovnik: consigli nessuno.

Escursioni da Dubrovnik e spiagge

I punti più suggestivi per fare un bagno si raggiungono dalle mura della città vecchia. Nella parte verso il mare ci sono dei locali di ristoro, bar, proprio sopra il mare, con delle scalinate che portano su scogli appiattiti che consentono un ingresso agevole. Dopo il bagno si risale per prendere il sole in apposite terrazze attrezzate con lettini e ombrelloni. C i sono i lidi attrezzati degli alberghi di Lapad e Babin Kuk, con opzione piscina e una discreta spiaggia libera a Ploce (vedi foto a sinistra) a circa duecento metri dalla porta d'ingresso alla città vecchia.
Le escursioni partono dal porticciolo della città vecchia verso Cavtat e l'isola di Lokrum. Dal porto di Gruz si prendono i battelli per la visita alle isole Elafiti e a Mljet.
Lokrum è la piccola isola davanti a Dubrovnik. Dista poche centinaia di metri. All'interno c'è un piccolo parco, dove i pavoni ..si pavoneggiano liberamente. Tre minuscole cale (una FKK) per il bagno, un ristoro all'attracco e nulla più..il resto è pineta. Più interessante la visita all'antica Epidauro (Cavtat) con spiagge interessanti.
Le escursioni più soddisfacenti partono da Gruz verso Mljet e le isole Elafiti. Un giorno può bastare per Kolocep e Lopud, per Mljet è troppo poco.
Vedi: Mljet, Kolocep e Lopud.