CORFU' (fine giugno 2015) di Claudio Paoloni
Dopo una vacanza di quasi un mese in Albania siamo entrati
in Grecia dall'alto Epiro e fatta una breve, piacevole sosta a Ioannina
(Hotel Palladion (45 €), con deliziosa serata sulla piazza del municipio,
al caffè gelateria Bretania che abbiamo poi visitato ancora la mattina
per un sontuoso breakfarst, dovevamo decidere se prendere la via dell'
Eubea (a proposito, non è anch'essa isola greca?) o recuperare una figurina
mancante nel nostro album di collezionisti delle isole greche: Corfù.
Alla fine ha prevalso mia moglie stanca di chilometri ed abbiamo optato
per quest'ultima ipotesi. I dubbi erano molti vuoi per il risaputo tasso
di “turisticità” vuoi per i giudizi negativi dei vari report (peraltro
risalenti al tempo degli antichi romani) presenti nel nostro sito. Sulla
scelta ha pesato pure la possibilità di rientrare a Bari/Ancona direttamente
da qui, visto che la Superfast ferma tre giorni la settimana a Corfù
(partenze intorno alle 2 di notte). DOV'E'Da Igoumenitsa almeno quattro volte al giorno il traghetto
raggiunge il porto di Lefkimmi dimezzando il tempo di percorrenza, riducendone
il costo e dando la possibilità a chi vuol visitare l'isola di cominciare
dall'estremo sud e risparmiarsi un avanti e indietro. In stagione ci
sono anche collegamenti con Paxos decisamente più vicina a Lefkinmi
che a Corfu' città. SPIAGGE A sud del capoluogo la costa est fino a Messongi
è da dimenticare, poi la stretta strada costiera corre talmente vicino
al mare da lasciar presupporre una scarsa influenza del Meltemi, ma
allo stesso tempo la mancanza assoluta di spiagge non invoglia alla
sosta e così anche Boukaris e Petriti non incantano. Si
arriva poi alla spiaggetta di Notos,
anch'essa è niente di speciale, ma la principale attrazione è costituita
dall' hotel Panorama no stress o meglio dal suo giardino tropicale,
un vero paradiso terrestre. Tutto è accuratissimo ci sono tante amache
e lettini all'ombra o lungo gli scogli “addomesticati” o in una piccola
spiaggetta. Dal mare spuntano statuette di dei marini ed il mare calmo
permette buone nuotate. Il proprietario no stress è un etimologo dilettante
che in un continuum dimostra come tante parole, non soltanto delle lingue
indoeuropee, prendano significato dal greco e come segno della presenza
greca siano anche nei nomi geografici in tutto il Mediterraneo e oltre.
Qual'è il palindromo di Suez ed Assuan ad esempio? Niente male insomma
anche se alla fine il giochino diveniva stancante, ma soprattutto sempre
alla faccia del “no stress”, arrivavano trenate di “organizzati” in
visita al giardino. che rovinavano l'incanto e così, insieme ai vagiti
dei neonati ed ai giochi dei bimbi o alle voci prepotenti dei tedeschi
cafoni, l'Eden andava a farsi friggere. Se ci si sposta un po' più a nord, incontrato sulla strada principale il vocabolo Linia, dopo aver ignorato la deviazione per Agh. Nikolaos (un posto da inglesi, chi se ne intende capisce) si incontra quella meno evidente per Issòs. Siamo nella lingua di terra che chiude il lago Korission dove gli aironi bianchi e cinerini sono di casa e nella stagione giusta deve essere un paradiso per gli amanti del bird watching. Ci si può perdere tra le dune rossastre che vanno verso il mare e scegliere il posto che si preferisce o invece fermarsi al parcheggio e da qui alla parte attrezzata della spiaggia. Poco distante la scuola di kite surf la dice lunga sulla frequentazione del vento da queste parti. Il posto è a dir poco particolare, ma è scontato che in lontananza, ma sempre ben visibile danneggerà la vostra vista l'orribile villaggio prigione che cerca di buttarsi a mare, ma purtroppo non affoga. Da visitare perché è veramente troppo!! Se invece come me non credete ancora all'inferno, e dunque manco al paradiso, vi ravvederete visitando Kavos all'estremità sud dell'isola. Un continuum di pub, pool room, pizzerie, sale giochi e …. pronto soccorso: ce ne sono almeno 4 nei 200 metri che ho percorso prima dell'inversione a U. La musica è a palla e la folla di youngsters a petto nudo con la pelle bruciata dal sole (chi se ne intende capisce) lascia presagire quello che succederà di lì a qualche ora. Come sia il mare non lo so, non ho avuto il coraggio. So però che le agenzie dell'isola offrono pacchetti per gettarsi nella vita notturna di Kavos dalle 22 alle 3 al prezzo di 28 €. Interessa?
Al nord arriviamo a Paleokastritsa qui lo scenario è davvero stupefacente, ma capiamo subito che non è il posto che cerchiamo. Vale però la pena fermarsi nel delizioso villaggio di Lakones, sulla strada per Anghelokastro perché da qui il panorama sulle baie è davvero stupefacente. Il traffico nel villaggio è regolato da un semaforo che alterna la viabilità ogni 7 minuti e mezzo. Esattamente di lato al semaforo c'è il posto giusto per godersi lo spettacolo gustando una bougaza ed un frappè sulla magnifica terrazza. Siamo ritornati per una giornata a Paleokstritsa e ci pare di poter dire che è un posto che si gode solo affittando per un giorno la barca (a partire da 50/60 euro) ed esplorare così le 15 spiagge che si affacciano sul golfo. In alternativa (ed è quello che ho fatto) si può raggiungere Liapades, il paesone che si vede in alto dall'altra parte della baia e dalla sua spiaggia farsi portare in una delle spiagge vicine (per esempio quella che si nota benissimo da Paleokastritsa perché il suo bianco istmo forma una doppia cala (20 €). In alternativa per chi si ferma più di una giornata c'è da segnalare una strada nel bosco che permette di raggiungere le stesse spiagge a piedi o con un motociclo. Aghios Ghiorghios North, per distinguerlo da quello a Sud già menzionato, è detto anche San George: una lunghissima spiaggia di quella meravigliosa sabbia a grossi grani in una amplissima e profonda baia con mare trasparente e sempre calmo perché esposto a sud: acqua da fredda a freddina. A dire il vero Aghios Georghios è composto da tre spezzoni ben individuabili perché la strada che li collega per due volte sale la collina per poi rituffarsi verso il mare. Consiglio vivamente la parte più a nord, quella sotto il villaggio di Afionas, di cui non è mai troppo sottolineare la delizia, e la cui posizione è ben riconoscibile dall'unico vero scempio: due alberghi un po' troppo esposti sul crinale. E' la parte più tranquilla e meno edificata oltre che la più protetta dal Meltemi. Oltre alla lunga spiaggia principale ci si può godere le piccole baie bifronti di Porto Timoni raggiungibili a piedi da Afionas in un quarto d'ora o se si è masochisti (è il nostro caso) da Ag, Ghiorghios con mezz'ora in più. In questo caso bisogna camminare davvero scomodamente sulla scogliera per 150 metri per poi scalare un ripidissimo sentiero fino all'albergo Dyonisos (di cui sopra) dove potrete riprendervi godendo la magnifica vista sulla baia, per poi affrontare la continuazione del sentiero che procede in una discesa alquanto morbida. Per i naturisti, oltre alle spiaggette nella baia più esposta al vento di Porto Timoni, c'è quella dall'altra parte della baia raggiungibile dalla taverna Akrogiali, più lunga e meno frequentata. http://www.agiosgeorgiospagi-bliss.com/ Dove si dormeDel giardino dell'Hotel Panorama
a Notos si è già detto: le camere con comodi letti a baldacchino
e efficienti zanzariere, gli ampi terrazzi valevano il prezzo di 45
€ con prima colazione. Hotel Panorama,
0030 2662051707- 51612 fax panoramacorfu@hotmail.gr Lì vicino, meno
eclatante, ma più economico e tranquillo: panoramacorfu@hotmail.gr Ad Aghios Ghiorgos il San George Cove è davvero il posto giusto: studio davvero spaziosi e confortevoli terrazze sul verde giardino …... e poi il mare. Un po' più caro (50 €), ma ben spesi. Super raccomandato. Tel. 28630 96140 cell. 6936 365973. Dove si mangiaA Notos il ristorante dell'Hotel Panorama forse
è no stress, ma la qualità è media. A Issòs è buona la Taverna
Ammofolos, la più vicina alla spiaggia, che ha un gran giro
di clienti e che dunque si può permettere anche di arrostire alla brace
un maiale intero. A Perithia alle falde del Pantokrator ci sono 5
taverne, abbiamo mangiato in una delle 3 sulla piazzetta, quella gestita
da una signora, che col marito ed un anziano produttore di miele costituisce
l'intera popolazione del villaggio in abbandono. EscursioniSulla strada che da Paleokastritsa va ad Ag. Ghiorghios,
in località Krini si svolta a sx ed appena passato il villaggio
si entra in contatto visivo con Anghelokastro. Questo castello difensivo
che si eleva per 300 metri sul livello del mare è uno dei più importanti
siti fortificati dell'isola e ha rappresentato come l'isola tutta d'altronde
una formidabile sentinella sul passaggio della strettoia dal mare Jonio
verso l'Adriatico. Il ritrovamento sull'acropoli di due lastre marmoree
di età paleocristiana rileva che questa era abitata fin dal VI secolo,
probabilmente in età giustinianea. La data della sua costruzione è invece
incerta, anche se si presuppone che il kastro venne eretto nel XIII
secolo da Michele Angelo Komneno Dukas despota dell'Epiro, ma già alla
fine del secolo era preda degli Angioini per poi essere conquistato
da Venezia nel 1386. La breve “scalata” della rocca permette di godere
uno straordinaria vista sulla costa di Paleokastritsa e sul paesaggio
dell'interno dove dalle foreste di ulivi spuntano, isolati o a ciuffi,
gli inaspettati cipressi. Peroulades, all'estremo nord ovest dell'isola, è famosa per i tramonti, ma vale la pena visitarla soprattutto per la meravigliosa falesia che si estende fino a Capo Drastis. Il mare qui non lascia che una sottile striscia di sabbia sotto le incombenti falesie e dunque per goderne a pieno la bellezza è d'obbligo affittare una barca (ad Agh.Stefanos meglio che a Sidari). Meglio a partire dal primo pomeriggio quando il sole è arrivato ad illuminarle. E' bello aggirarsi tra le rovine del villaggio abbandonato di Perithia, che è anche una delle basi di partenza per il Pantokrator, ma non deve essere piacevole arrivare alla cima, già infestata dalle antenne e trovare un sacco di gente arrivata fin lì con l'automobile.
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