Koufonissi- Folegandros- Naxos di Cerfogli Gianni
KOUFONISSIAbbiamo soggiornato dal 27/8 al 1/9 prenotando il b&b
dall’Italia. Varie palazzine di camere in affitto stanno spuntando soprattutto
nella collinetta a est della Hora, dalla spiaggia del paese in poi.
Porì, ma anche Finikas e Fanos, stanno assottigliandosi. In certi punti la spiaggia è molto stretta. Italida rimane la spiaggia più ampia. Due volte alla settimana viene la nave cisterna a portare l’acqua Per i collegamenti stanno diventando sempre più usati i catamarano della Seajets, per la comodità degli orari, ma è carissimo e se il mare è mosso diventa molto spiacevole stare a bordo e addirittura può fermarsi in una certa isola senza completare la tratta. Il famigerato Skopelitis continua indomito le sue corse, ma un paio di volte al giorno arriva il mastodontico catamarano Highspeed (Cosmote) che provoca onde che immancabilmente sommergono i teli vicino alla riva. Come commento di sintesi, direi che l’isola si trova oggi a metà strada fra la genuinità che la distingueva e lo slaccio verso la modernità: ancora la sera si torna a casa con la torcia, fra le capre e sotto un cielo pieno di stelle, e la notte l’unico rumore è il sibilo del meltemii. Basta non essere dentro o vicino alla Hora, dove non c’è sicuramente musica alta, ma dove stanno affermandosi localini alla moda (ristoranti, cafè, negozietti) che vanno di pari passi all’affollamento dell’isola e che permettono di fare le ore piccole. Considerando che mediamente l’età dei turisti è over 30, non ci sono locali troppo confusionari. E’ vero che ci sono ancora i pescherecci ed i pescatori con i loro ristoranti, ma se cercate delle spiagge appartate e degli angoli tutti per voi, occorre spostare molto il periodo di permanenza rispetto a luglio/agosto. FOLEGANDROSSiamo stati a Folegandos dal 22 al 27 agosto, tornandoci dopo 12 anni. Abbiamo soggiornato alla Hora. E’ banale dire che 12 anni si vede l’allargamento del paese, verso Ano Meria, come si vedono diverse costruzioni a Karovastasis (che rimane insignificante). Fortunatamente però non si percepisce una invasione eccessiva. L’equilibrio fra la meravigliosa Hora e le nuove costruzioni è discreto. Il turismo ha un carattere quieto e l’atmosfera che si percepisce è di voler mantenere il tono basso ed elegante, sempre considerando che siamo in agosto. Certo che la genuinità respirata 12 anni fa (a metà settembre) rimane un ricordo cristallizzato nel tempo. Però la tipologia di turisti presenti (famiglie e over 30) e di locali rimane rispettosa della bellezza dell’isola. Arrivando la sera nella Hora si ha immediata la percezione di affollamento, ma basta uscire dalle piazzette centrali per trovare vicoli quieti. Se poi volete godervi la Hora ed il Kastro (bellissimo e fotografatissimo) in santa pace, basta passeggiarvi la mattina entro le 10/10,30 (sarete quasi soli). L’entrata del Kastro è un piccolo passaggio prima dell’uscita dalla Hora verso la piazza di PUONTA, lato opposto rispetto al bancomat. Per le spiagge sono ben organizzati per raggiungere Ag. Nicolaos, Katergo o Livadaki con i boat taxi che sono dei veri barconi che dalle 11 in poi iniziano a fare la spola con tanti turisti. Superfluo consigliare di arrivare prima: la passeggiata (con leggera salita e discesa da stare un po’ attenti) verso Katergo richiede ca. 30/40 minuti (dipende dal passo), ma è impagabile arrivare prima delle 11.30. Passare da 5/6 persone in tutta la spiaggia a 100 o 200 è una differenza abissale. Lo stesso discorso vale per Agios Nikolaos: il sentiero (sali-scendi) che parte da Agali richiede non più di 30 minuti e prima si arriva meglio è. Dopo le 11,30 cambia tutto. Qui vale anche per riuscire a conquistare una tamerice. Livadaki richiede un po’ più di cammino e se proprio non si vogliono affrontare i ca. 50 minuti di salita al ritorno verso Ano Meria, quantomeno bisogna prendere il primo boat taxi della mattina (che parte alle 11). Dopo Ano Meria, le strade che conducono alle spiagge del nord (Ag. Georgios o Ambeli) sono sempre sterrate ma abbastanza percorribili. Mentre, nella parte finale del paese (che praticamente si svolge tutto lungo la strada), si trovano i sentieri per Livadaki e Ambeli. Per muoversi rimane comodo l’uso dei bus, ma volendo ci
sono anche 2 o 3 motonoleggi (in questo caso bisogna prenotare dall’Italia,
se ci si muove in agosto). Alcuni consigli riguardo ai locali: nella Hora ci sono
2 o 3 forni (e svariati cafè, e non più kafenion, ahimè), ma quello
che ci è sembrato più gustoso e casereccio è PAME
BOUGATSA (andiamo a Bougatsa
- dolce tradizionale per la colazione da non perdere). A colazione c’era
anche il netturbino della Hora; è nel vicoletto dal ristorante CHIC,
in una delle piazza centrali, direzione scogliera. NAXOSSiamo stati a Naxos mezza giornata fra un traghetto e l’altro, quindi soffermandoci solo a Naxos Town. C’ero già stato 11 anni fa e il cambiamento più significativo sono i locali lungo il porto che sono diventati molto moderni e uno dietro l’altro senza 1 metro libero. Era il 27/8 ed allo sbarco abbiamo visto diverse persone col cartello “rooms to let”. Solo un paio di consigli: proprio di fronte al molo dove si arriva, c’è il deposito bagagli (può essere comodo perché Naxos è sede spesso di incroci con i traghetti): non è economico (10€ a valigia) me è facilissimo da raggiungere. Nei vicoli dietro, senza entrare nel Kastro, praticamente all’altezza dell’altro molo del porto dove sono ancorati i pescherecci, ci sono i bagni pubblici con tanto di doccia. Proprio qui (quasi di fronte) abbiamo fatto la piacevolissima scoperta di una taverna che consiglio caldamente. Innanzitutto, al di là del menù, si sceglie il cibo dalle teglie da forno o dai pentoloni (vecchi ricordi), il cibo è ottimo e abbondante così come la gentilezza dei ragazzi che la gestiscono (con 12€ abbiamo pranzato con due piattoni, acqua, vino a dolce offerto). Si chiama BOULAMATSIS (t. 22850-24227). Ha i tavoli verdi e la terrazza sul porto.
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