HVAR e MLJET di Claudio Paoloni giugno 2012

 

Dov'è

Da Ancona a Spalato adesso è la Blue Lines che fa concorrenza alla Jadrolinija; la nave è più grande e moderna, batte sempre bandiera panamense, costa 15 euro meno, ha un duty free vero e non da paese oltrecortina e soprattutto ha personale quasi interamente asiatico che, pur sicuramente supersfruttato e mal pagato, è capace di sorrisi e gentilezze, qualità che al personale della Jadrolinea sono assolutamente sconosciute.
Da Spalato a Drvenik ci vogliono almeno due ore se si è prudenti e si rispettano i limiti per lo meno nell'attraversamento dei numerosi paesi, in compenso i panorami sulle montagne e sulla riviera di Makarska sono davvero suggestivi e la cittadina di Omis vale davvero una sosta.

Acquisti

A Hvar ho bevuto il miglior vino del mio soggiorno dalmata. Lo vende il ristorante Bilo Idro al porto di Sveta Nedjelja di proprietà della cantina Slatan Otok www.slatanotok.hr che sta in paese e che è visitabile, ma la vendita è solo al ristorante. Il loro rosso di punta ha vinto vari concorsi nazionali, ma anche i bianchi sono da …...sogno!

Cultura

A Vrboska la chiesa di Sveti Lovrinac (San Lorenzo) quattrocentesca, ma rifatta in stile barocco nel '600, contiene tesori della pittura rinascimentale attribuiti a Tiziano Vecellio, Paolo Veronese e Jacopo da Ponte, oltre a filigrane di Benvenuto Cellini. Ingresso a pagamento. Buone notizie inoltre sul fronte dell' archeologia industriale: è stata dichiarato edificio protetto e parzialmente ristrutturata la vecchia fabbrica di inscatolamento sardine che abbellisce l'insenatura portuale.
Sucurai è la porta di Hvar per chi arriva via terra; si raggiunge da Drvenik in mezz'ora con frequenti traghetti. Il posto non brilla certo di luce propria, ma la sua atmosfera tranquilla e da paese verace lo rende simpatico e giustifica pochi giorni di sosta. Ma il mare non incanta. C'è davvero una frattura fra Sucurai e l'ovest dell'isola, il paese successivo, Bogomolje, è a più di 25 chilometri e non è altro che un incrocio dove la costa sud e nord si collegano alla dorsale con strade percorribili, ma le varie uvala, Briskova, V. Gacice, Stara, Pelinovik e Smrska, sono meta di un turismo familiare soprattutto mitteleuropeo e i pensionanti “abitano” numerosi le spiagge che peraltro non sono da raccomandare.
Il resto della dorsale che porta a Jelsa è un alternanza di pinete, brulle colline pietrose fiorite di lavanda, tipici boschi mediterranei (lecci, corbezzoli, erica e ginepro) e piani coltivi abbelliti da piccoli paesi in pietra bianca dalmata.

Dove dormire

A Sucuraj la sistemazione migliore è il motocamp Mlasa, un piccolo campeggio ombroso e senza tanti fronzoli, affacciato sulla più bella baia dei dintorni. C'è anche una spiaggetta sabbiosa e i bassi fondali ben si adattano alle esigenze dei più piccoli. Una parte del campeggio è riservata ai nudisti. Ci sono anche bungalow di dimensioni familiari che costano quanto un “apartmani”. Nella cittadina ci sono molti alloggi. La signora Jadra nativa di Sucuraj e residente in Italia affitta a settimane un piccolo appartamento con due camere al centro del paese 0744 715915, cell 3311079697.
Da Joze nella zona dell'arrivo dei traghetti un apartmani con due camere a 45€ a fine giugno. Nell'altro lato del porto, 50 metri dopo il ristorante Fortica belle camere in una palazzina con un piacevole giardino e con vendita di olio e miele.

A Sveta Nedjelja, nella lunga discesa che conduce al porto, c'è una vasta offerta di alloggi per tutti gusti e tutte le tasche; la nostra scelta è caduta su Cecilija cell. 98525294 fisso 21745797 dove un perfetto studio panoramico con ampio terrazzo ci è costato la bellezza di 20 € al giorno. A Vrboska, davvero deliziosa, raccomandiamo Apartmani Sausonic (Kiko) 00385 91 5002282, vrboska.kiko@gmail.com facile da trovare: al secondo ponticello in pietra verso il fondo del canale si salgono le scale a sinistra. Dispone di parcheggio privato. Gli apartmani sono di diverse dimensioni, solo alcuni dispongono di spazi all'aperto per consumare i pasti.
In alternativa Renato più centrale 0598497464.

Dove mangiare

A Sucuraj il ristorante Fortica (l'ultimo nel lato del porto opposto all'arrivo del traghetto) offre una cucina genuina e pesce di ottima qualità: calamari arrosto e scampi, oltre le consuete cozze alla ”buzzara” sono le prime scelte. Prezzi economici.
A Starigrad a lato del mercato (dietro al supermercato) Ristorante Stari Mlin (Vecchio Mulino). In una parte poco attraente della città, ma con un bello spazio all'aperto, questo è davvero un posto raccomandabile. Cucina tradizionale, ma con qualche sorpresa. Bistecche di agnello superbe.
A Vrboska, Pinjata nella piazza della splendida chiesa/nave offre spuntini e degustazione dei suoi ottimi vini in un originale ambiente rustico ed a prezzi giusti.
Nella spiaggia di Mekicevica con servizio barche da Kvar (vedi escursioni) una vera sorpresa il ristorante Robinson (già segnalato): pasta, carni e zuppa di pesce (grecada) tutto di ottima qualità a prezzi più che giusti.
A Sveta Nedjelija è certamente da preferire il ristorante Bilo Idro, non solo per il cibo, ma anche per l' originale costruzione in pietra costituita da due cilindri con relative cupole.

Spiagge

Se arrivando a Vrboska , invece di svoltare a dx verso il centro del paese, si prende lo sterrato a sx e si procede per 200 metri si arriva al parcheggio che immette nella splendida uvala Maslinica, un lungo fiordo con comodi scogli e molta ombra con mare generalmente piatto che consente un bagno veramente indimenticabile.
A metà strada tra la affascinante Dubovica e Milna si incontra la località di Zarace che è costituita da due baie molto simili e allo stesso tempo diverse tra loro; la apparente contraddizione si giustifica in quanto ambedue hanno una lunga, nuda roccia che chiude per un lungo tratto le baie e le protegge dal mare aperto, ma la diversità consiste nel fatto che quella ad est è più ampia, aperta, con una acciottolato più largo e priva di ombre, quella ad ovest è più angusta, ma con grandi alberi che offrono spesse ombre per tutto il giorno. Ambedue hanno alloggi, quella orientale anche due ristoranti.
Per chi decida di fare una visita alle coltivazioni di lavanda tra la deliziosa Grablje e la meno attraente Brusje e poi senta il bisogno di un bagno ristoratore, una buona soluzione potrebbe essere la uvala Sviracina, insenatura molto profonda con una bella ombra e normalmente solitaria nonostante la presenza di una grande casa. La ricorderò anche perché ho spartito la lunga nuotata con due cormorani.
Katolic, chiusa da un liscio, grigio sperone roccioso, si raggiunge in 15 minuti a piedi da Mala Milna, (vedi escursioni). E' ampia, ombrosa e poco frequentata; il paradiso dunque? No parecchie barche alla fonda.
A Sveta Nedjelja la Exotic beach, nonostante il nome, non fa certo gridare al miracolo: dimensioni troppo piccole in rapporto all'affollamento. Ma un tuffo dalla terrazza col pino, sotto la scogliera colorata con l'acqua profonda, trasparente e calma, protetta com'è dalle correnti, questo sì è indimenticabile.

Escursioni

Da Zarace a Milna (35mn) da Milna a Hvar (2 ore)
Un diverso modo di arrivare a Hvar città. Si posteggia o si scende alla fermata del bus di Zarace. Si scende per qualche decina di metri verso le già menzionate baie e a dx si incontra il tondo bianco rosso che segnala i sentieri. Lo si percorre per poco più di mezz'ora tra uliveti, pinete e boschi mediterranei con l'inserto di cipressi incontrando due approcci al mare, di cui uno FKK (riservato ai nudisti), prima di raggiungere l'abitato e la spiaggia di Milna. Chi vuole accorciare il percorso può chiaramente partire da qui. Si procede attraverso il campeggio e la successiva spiaggia (Mala Milna) per poi inerpicarsi nel sentiero che si inoltra nel bosco. I primi sentieri non segnati che si incontrano a sx conducono in ripida discesa alla spiaggia di Katolic,. Si continua a salire e si giunge ad un bivio segnato nelle due direzioni: se si tira dritto si arriva a Hvar per l'interno, se invece si prende a sx si costeggia il promontorio fino ad arrivare alla citate spiagge di Mekicevica (quelle del ristorante Robinson). Qui si è esattamente a metà strada tra Milna e Hvar. Si segue il sentiero lungo il mare ancora per 20 minuti fino alla affollata spiaggia attrezzata di Pokonji Dol e da lì una lunga striscia di asfalto conduce a Santo Stefano e poi alla piazza di Hvar.

 

MLJET

Dov'è

La motonave Libunija collega Mljet a Dubrovnik due volte la settimana (Martedì e Sabato. Giovedì e Domenica il ritorno). Non esistono altri ferry con trasporto auto su Dubrovnik; ce ne sono invece 5 al giorno per Prapratno (alla base della penisola di Peljesak) 50 km a nord di Dubrovnik, 30 min di traversata.
Non posso fare a meno di segnalare, a pochissimi chilometri da Prapratno, la cittadina di Ston. Una vera chicca. Ancora attivo l'aliscafo Nona Ana che parte alle 6,15 da Sobra e riparte da Dubrovnik alle 19,10 (1 ora e mezzo via Sipan). Lo stesso aliscafo riparte successivamente da Dubrovnik per Polace per portare i turisti in visita giornaliera al parco.

Ambiente

Qualche grave offesa al manto verde dell' isola a ridosso della parte alta di Babino Polje: proprio in faccia alla postazione dei vigili del fuoco un incendio è arrivato fin quasi alla cima del Veliki Grad. Una vera emergenza sono le carcasse delle automobili che ormai popolano ogni angolo dell'isola e sembrano ormai una testimonianza della caducità della vita con cui la comunità di Mljet ha deciso di convivere in armonia, anche quando (le strette strade del lungomare di Soba ad esempio) costituiscono un reale intoppo alla circolazione.

Cultura

L'isola di Mljet dal 1410 al 1806 faceva parte della Repubblica di Dubrovnik ed aveva un proprio governatore che veniva nominato dal Gran Consiglio della Repubblica e sostituito ogni anno. A Babino Polje, il paese più lungo della Dalmazia (dicono), a sud della strada di “scorrimento veloce” e nelle vicinanze del sentiero che porta alla grotta di Ulisse, è sito il palazzo del “Rector” costruito nel 1554 come recita la lapide originale. Questo edificio davvero modesto, circondato da ulivi secolari, è ora la ridente residenza della famiglia Biskup che ha organizzato un piccolo, ma davvero interessante museo delle tradizioni popolari, che viene aperto volentieri ai visitatori che magari, ma non è dovuto, hanno acquistato i prodotti tipici, olio, miele, sott'oli, formaggi e alcolici di varia natura nel baracchino che gestiscono, uno dei tanti che proliferano in tutta l'isola.

Info

I taxi hanno fatto la loro comparsa e c'è un nuovo bacomat a Polace, ma non al porto, dove logica vorrebbe, vista la posizione centrale ed il movimento di traghetti. Niente internet in tutta l'isola, visto che la postazione dell'Odisej non è più attiva; solo se si possiede un proprio computer si ottiene alla reception il codice di accesso alla rete. L'ingresso al parco costa ora 100 kune, si paga una sola volta e include il traghetto per il monastero e prosecuzione fino a Mali Most. Qui, come scritto, si affittano biciclette (40 kune all'ora, 120 tutto il giorno) che possono essere restituite anche all'ingresso del parco a Pristaniste. La cartina dell'isola si può comprare anche al porto nel negozietto di souvenir, non certo all'ufficio “disinformazione” turistica che, per non rischiare che qualche turista si azzardi ad entrare è posto in posizione del tutto invisibile a chi sbarca.

Dove si dorme

La signora Laura Klobasa ha chiuso il ristorante omonimo ed ha cambiato genere merceologico: ha il negozio di (orribili) souvenir al porto. Confermo le buone recensioni sui suoi apartmani, soprattutto per le due terrazze, una riparata dal sole del mattino e l'altra affacciata sul golfo, che valgono da sole i 35 € (30 € se si affitta per una settimana)
L'autocamp di Babino Polje è chiuso. Resta il basico, ma ben gestito camping di Ropa.
La pensione di Marin Radulj (non abbiamo chiesto se è ancora in vita perchè “gli eroi son tutti giovani e belli” e dunque non volevamo “sporcare” questa immagine) era piena di “italiani in gita” (tanto per continuare con le citazioni musicali): si è fatta il make up ed ha un aspetto a dir poco elegante.
18 € a testa per le camere, 60 € gli appartamenti e 40 € la mezza pensione www.villaradulj.com cell. 915170012

Dove si mangia

La konoba Triton di Babino Polje è davvero speciale; l'ambiente fascinoso, la simpatia della proprietaria, e la qualità del cibo ne fanno davvero un posto da raccomandare. Da provare la zuppa di pesce (popara) e le carni, o il polipo, cotti in una teglia che viene ricoperta da una “campana” di ferro con delle braci . Una vera delizia. 20 € a testa tutto compreso. Anche il bar di Babino Polje è da raccomandare: l'atmosfera paesana e il buon caffè valgono la visita.

Escursioni

La più bella escursione nel parco è senz'altro quella che conduce a Montokuc, la cima dalla quale si gode il più bel panorama sui laghi e sull'intero territorio del parco e che non a caso è stata scelta per la postazione di avvistamento incendi. Si raggiunge in 45 minuti partendo da Velika Loza, l'ingresso dell'area del parco a più alta protezione. Se si vuole allungare il percorso si può puntare dapprima su Gradac, un'altro punto panoramico particolarmente suggestivo, posto proprio di fronte all'isola di Santa Maria, per poi ricongiungersi con il sentiero principale che porta a Montokuc. L'estrema punta occidentale del parco, la penisola di Kolumba è ora raggiungibile da Pomena con una passeggiata di 2 km fino al cancello che seppur chiuso, impedisce il passaggio solo ai veicoli, mentre i pedoni possono facilmente aggirarlo. La penisola è piena di postazioni militari ora in disuso: tunnel, bunker, grotte che nascondevano cannoni con rotaie. Anche l'approdo a mare è interessante soprattutto nella ampia spiaggia che fronteggia l'isoletta di Sij, dove enormi pini si protendono sugli scogli.

Spiagge

Poche centinaia metri prima di Korita (forse il paese più bello dell'isola), davanti ad una chiesetta parte il sentiero segnalato che conduce alla uvala Prec. In 35 minuti (45 la risalita) si raggiunge questa insenatura che secondo me è una delle più belle dell'isola: riparata, con scogli comodi ed ombrosi, il mare piuttosto profondo e cristallino.
Non vale la pena invece l'esplorazione della successiva uvala Maslinica, 40 minuti di sentiero poco faticoso, che conducono però ad una cala scomoda e senza molta attrattiva. La vera curiosità della escursione è l'incontro con quello che rimane di un bus delle linee Libertas, quelle ufficiali, in un luogo davvero improbabile, che suscita la consueta domanda senza risposta: ma come avranno fatto a portarlo fino a qui!?
La spiaggia di Blaca, che viene usata come luogo immagine dell'isola, almeno nella nostra esperienza, è uno di quei casi in cui la fotografia è traditrice, ovvero non fotografa la realtà, ma ne è una rappresentazione ingannevole. L'acqua all'interno della baia è molto bassa, stagnante e piena di alghe: bella in foto dunque, ma deludente dal vivo. Sono invece belli gli scogli che affiancano lo sterrato che conduce alla spiaggia; bel bagno, ma ci sono davvero pochi punti per un comodo accesso in acqua.
A noi è piaciuta tanto la baia di Okuklje, non certo per la spiaggia che non esiste e dunque ci si deve accontentare delle consuete terrazze di cemento o delle tavole di legno degli attracchi, quanto per la tranquillità del villaggio così “nascosto” e “acquatico”, e per il gusto di “partecipare” alle operazioni di ormeggio quando, a sera, le barche arrivano in rada. E poi ci si diverte davvero a guardare i campioncini di pallanuoto che sciorinano a ripetizione fantasmagoriche palombelle ed altri colpi “da maestro”.
Prozurska Luka, semplicemente stupenda vista dall'alto, non mantiene tutte le promesse, ma vale di certo una visita.
Ho pigramente oziato negli ultimi giorni del mio soggiorno sugli scogli che iniziano subito dopo l'hotel Odisej a Pomena. Basta scegliere lo scoglio e l'ombra giusta per le proprie esigenze e oplà, con il mare piatto è una vera goduria.